SERGIO OLMI
nato a Rieti nel
1899 lavorò a Milano come legale della Banca Commerciale. Studiò a Torino e
conseguì la laurea in legge. Nel 1922 fondò e diresse la rivista Primo tempo.
Prese parte attiva al movimento di Rivoluzione liberale fondato da Pietro
Gobetti. Nel 1929 pubblicò Comete; nel 1933 Fine di stagione; nel 1950 Poesie.
Fu Autore di importanti saggi. Giacinto Spagnoletti lo definì: “l’uomo più innocente
e dolce che la letteratura italiana conosca”, e Ferruccio Ulivi riconobbe nella
lirica di Soldini una linea classicista
fondata sull’armonia, sull’equilibrio e su “una razionale chiarezza del
sentire”. Morì a Milano nel 1981.
Piogge d'aprile
A queste
interminabili piogge
d'aprile, si
feltrano i passi,
si sfaldano le
voci, si disfà
il mondo
in una nube di
suoni assorditi.
L'acqua del
cielo lava le muraglie
e i sonnolenti
pensieri,
come le piante,
le pene antiche
schiude, ma
senza bruciore.
Il corpo
tracolla
adagio nel
grembo del tempo
che senza illuse
promesse ci guida
e i desideri
nutrisce
anonimi e
diffusi come foglie.
Così, senza
sapere,
nell'impercettibile
mutamento
a un tratto, ci
distacchiamo.
Fusi in creta molle
attendiamo
l'onda volubile
che ci riplasmi.
La natura
riscatta i nostri errori,
mali d'un frutto
suo,
ci rende alle
sue rive inermi e ignudi.
E anch'io alla
tua insidia gentile
ai tuoi
incantevoli pianti e sospiri
m'affido,
a te che
improvviso all'anima
nel nimbo
piovoso mi rechi
il tuo perdono,
bella stagione.
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