lunedì 22 giugno 2015

SERGIO OLMI: "PIOGGE D'APRILE"

SERGIO OLMI
nato a Rieti nel 1899 lavorò a Milano come legale della Banca Commerciale. Studiò a Torino e conseguì la laurea in legge. Nel 1922 fondò e diresse la rivista Primo tempo. Prese parte attiva al movimento di Rivoluzione liberale fondato da Pietro Gobetti. Nel 1929 pubblicò Comete; nel 1933 Fine di stagione; nel 1950 Poesie. Fu Autore di importanti saggi. Giacinto Spagnoletti lo definì: “l’uomo più innocente e dolce che la letteratura italiana conosca”, e Ferruccio Ulivi riconobbe nella lirica di Soldini una linea classicista  fondata sull’armonia, sull’equilibrio e su “una razionale chiarezza del sentire”.  Morì a Milano nel 1981.   



Piogge d'aprile

A queste interminabili piogge
d'aprile, si feltrano i passi,
si sfaldano le voci, si disfà
il mondo
in una nube di suoni assorditi.
L'acqua del cielo lava le muraglie
e i sonnolenti pensieri,
come le piante, le pene antiche
schiude, ma senza bruciore.
Il corpo tracolla
adagio nel grembo del tempo
che senza illuse promesse ci guida
e i desideri nutrisce
anonimi e diffusi come foglie.
Così, senza sapere,
nell'impercettibile mutamento
a un tratto, ci distacchiamo.
Fusi in creta molle
attendiamo l'onda volubile
che ci riplasmi.
La natura riscatta i nostri errori,
mali d'un frutto suo,
ci rende alle sue rive inermi e ignudi.
E anch'io alla tua insidia gentile
ai tuoi incantevoli pianti e sospiri
m'affido,
a te che improvviso all'anima
nel nimbo piovoso mi rechi
il tuo perdono,
bella stagione.



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