sabato 23 gennaio 2021

GIOVANNA DE LUCA: "INEDITI"

Giovanna De Luca:

un realismo lirico di stampo capassiano, papale, papale, che descrive stati d’animo immediati e estemporanei. Rifugge da sentimentalismi beceri e decadenti che spesso tradiscono la vera poesia. La poetessa si rifà alla realtà, ad un momento di intima riflessione per scavare dentro se stessa, concretizzando emozioni che trovano consistenza nelle immagini che le si profilano dattorno.

“…Ogni piccolo sasso di un sentiero

collabora a far bella la strada,

e ogni fiore ogni foglia ogni bellezza

rincuora il nostro io e ci sentiamo

come una quercia dalle ampie braccia,

forte il suo tronco e imperituro il ramo.

 

Siamo polvere – ed ombra”.

Belle poesie! Forti, spontanee, concrete, e coinvolgenti per forma e contenuto.

 Nazario Pardini


Ho spento

 

Ho spento tutte le luci.

Ho lasciato solo il lume piccolissimo del mio piccolissimo presepe.

Ho alzato le tapparelle.

Ho lasciato che le molteplici luci della valle fossero padrone.

Mi sono seduta nel buio per guardarle.

Ferme,immobili. Come me.

Solo, da una parte, si intravvede un albero di  Natale.

Si accende, si spegne, si riaccende...

Il silenzio, profondo, spesso come una coltre

attende.

La notte è sempre più nera,

Le luci sempre più nitide.

Siedo ancora, e aspetto.

Qualsiasi cosa.

L'animo è vuoto. Vuoto.

Qualsiasi cosa.

Attendo qualsiasi cosa.

                                       

23/12/2020

 

L'ineffabile

Traluce  l'ineffabile nel cielo maculato

di fosche nubi,

come avviene d'estate sui tramonti marini,

sulle albe quiete di dondolanti sciacquii.

Traluce sulle creste innevate

dei monti in catena, dove toccano il cielo,

traluce nel boccio improvviso della primavera.

E ci lascia così, ammirati e sgomenti,

incapaci di averne comprensione,

e possesso.

 

Neve

 

Non ha voce la neve,

come ne hanno il vento,

 il mare, la pioggia.

Essi possono suggerirti qualcosa

e hanno volti diversi.

La neve è quel bianco silenzio

che,sepolta ogni forma,

la ricopre e la muta:

e l'albero non è più lo stesso,

 né la strada o la siepe,

 né quel tetto laggiù

quasi pronto a cadere.

Ed arriva di notte, quando

persi nel sonno non sappiamo

che porta con il bianco silenzio

tutto quanto teniamo nel fondo,

senza farne parola.

 

Percezione

 

Ho  percepito  - notte di gennaio -

un'esistenza fuori della porta.

Capivo che un linguaggio  sconosciuto

scioglieva il gelo e prendeva una forma.

Ed una volta ancora  ho  ritenuto

che noi siamo la parte di una vita

che ingloba  l'universo, l'infinito.

Una minima parte, nell'etere ,

come un lancio di sabbia dentro il mare.

Un granello per minimo che sia

ha un suo percorso sotto il pelo d'acqua,

Ogni piccolo sasso di un sentiero

collabora a far bella la strada,

e ogni fiore ogni foglia ogni bellezza

rincuora il nostro io e ci sentiamo

come una quercia dalle ampie braccia,

forte il suo tronco e imperituro il ramo.

 

Siamo polvere – ed ombra

 

 

4 commenti:

  1. Mi conforta, mi consola e mi sprona ogni volta vedere pubblicate qui le mie poesie con un commento così generoso!, Grazie!

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  2. L'introduzione di Nazario è più che esaustiva. Giovanna De Luca, cara agli ospiti dell'Isola per la sua capacità di svuotarsi in Poesia senza cedere alle tentazioni della multivalenza metaforica, delle figure retoriche, dell'ermetismo, arriva come fiume in piena a inondarci l'anima di versi cristallini e vulnerabili, come il tempo che ci è dato in sorte. La sua breve Silloge è melodia e malinconia; panteismo e senso del quotidiano; fiaccola di speranza e timore.... Versi di inconfutabile bellezza, che si distendono sui giorni, li avvolgono come coperta di riflessioni e di fughe, che sostengono e fanno tremare il cuore. Grande Poesia dinanzi alla quale è dovere inchinarsi e ringraziare. Un forte abbraccio alla Poetessa e al nostro Maestro...

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  3. Belle, belle poesie dal tocco un po ermetico e un po crepuscolare ma comunque aperte al lettore che per il loro dettato semplice, reale, quotidiano fanno presa immediata e lo rendono pensoso per il messaggio quasi filosofico e comunque dentro la sua esistenzialità. Complimenti di cuore. Pasqualino Cinnirella

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  4. Cara Giovanna,
    Complimenti per le tue poesie. Stupenda l' immagine della neve che come un silenzio candidi muta ogni forma, ricoprendola. E arriva di notte, quando siamo persi nel sonno.

    Un caro saluto
    Loredana D'Alfonso

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