lunedì 18 gennaio 2021

LOREDANA D'ALFONSO LEGGE: "MIRELLA GREGORI: CRONACA DI UNA SCOMPARSA"

 

Loredana D’Alfonso su “Mirella Gregori – Cronaca di una scomparsa” di Mauro Valentini

 

 

Loredana D'Alfonso,
collaboratrice di Lèucade

Roma, 7 maggio 1983.

Un sabato pomeriggio come tanti, Mirella Gregori, quindici anni, è in casa, nei pressi del piazzale di Porta Pia, con i suoi genitori.

Il suono del citofono, Mirella risponde, parla pochi secondi e quindi dice alla mamma che la sta aspettando un amico.

Scende le scale e sparisce nel nulla. Non farà più ritorno a casa. 

Mauro Valentini, noto giornalista romano (ha collaborato, tra l’altro, con la trasmissione  Rai “Chi l’ha visto?”) scrive di cronaca nera e di cinema con diverse testate nazionali.

E’ l’Autore di “Mirella Gregori – Cronaca di una scomparsa” della Sovera Editori, con la prefazione di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi.

Come è noto, Emanuela, figlia quindicenne di un commesso della prefettura della Casa Pontificia, sparì nel nulla anche lei, come Mirella, il 22 giugno dello stesso anno.

I nomi delle due ragazze, inevitabilmente, vennero accostati più volte, anche  nell’inchiesta giudiziaria che seguì la duplice scomparsa.

L’Opera di Valentini è un libro-inchiesta, una minuziosa ricostruzione dei fatti dell’epoca, contiene foto, documenti e testimonianze dirette, soprattutto quella di Antonietta, la sorella di Mirella, che da quel 7 maggio 1983 non ha mai cessato di sperare e di combattere per la verità.

L’Autore riesce a dare un taglio umano alla drammatica vicenda, entra in punta dei piedi nel mondo di Mirella, dà voce agli affetti più cari.

Pagina dopo pagina emerge il ritratto di una famiglia unita e onesta, la figura del fidanzato di Antonietta, Filippo, accolto nella casa dei Gregori come un figlio, viene descritto con grande tenerezza.

Antonietta oggi è sposata, ha tre figli e il suo ricordo è una ferita ancora aperta.

Dopo una settimana dal giorno della scomparsa di Mirella, - scrive Valentini -  i Gregori riaprirono il bar che era la loro attività  e di quei giorni Antonietta  ha  ricordi intrisi di un’amarezza profonda perché “Molti venivano anche solo per curiosare, facendo mille illazioni, senza conoscere mia sorella”.

La solitudine della famiglia Gregori di quei giorni è un pesante fardello e non è facile dare una spiegazione.

Se lo chiede l’Autore, se lo chiedono i testimoni diretti.

Sicuramente la scomparsa di una persona è davvero difficile da affrontare.

Il caso della morte è indubbiamente  diverso, chiude un cerchio, sia pur nella tragicità rientra nella normalità degli eventi naturali, il lutto è un rito codificato dalla società, la tomba del defunto è un luogo identificato dove poter ricordare e pregare.

“Non abbiamo avuto nessun tipo di supporto psicologico, qualcuno con cui parlare, anche del più e del meno – così ricorda Antonietta - ….un caffè…un abbraccio. Siamo rimasti soli”.

Il senso di umanità, di condivisione del dolore, di empatia e di profondo rispetto verso la famiglia intervistata è il tratto distintivo dell’Opera di Valentini.

Dal punto di vista dei fatti, la vicenda, fin dall’inizio, viene affrontata con molti ritardi e reticenze.

Perché - si chiede l’Autore -  si sono seguite piste fragili e farneticanti e non si è andati subito a cercare a Porta Pia, sotto il monumento del Bersagliere?

Perché non si è insistito con Raoul Bonarelli, la guardia del corpo di Papa Wojtyla che abitava a pochi metri dall’abitazione dei Gregori?

Infine, cosa ci può essere di vero nelle lettere del Fronte Turkesh?

Un colonnello della Stasi, i servizi segreti dell’Ex Germania dell’Est, ammetterà che fu ordito un depistaggio Aktion Papst (Operazione Papa) per scagionare i Paesi dell’Est dall’attentato a Papa Wojtyla e nell’infernale ingranaggio sarebbe finite “due ragazze innocenti”.

Sotto il lato giudiziario, ci sono due sentenze che scandiscono le fasi dell’inchiesta.

La prima, con cui nel 1997 il giudice Adele Rando chiude la fase istruttoria, dichiarando il “non luogo a procedere” nei confronti di coloro coinvolti a vario titolo nella duplice inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori.

La seconda sentenza è del 19 ottobre 2015.

Per il Giudice per le indagini preliminari i due casi sono archiviati.

In mezzo, ci sono tantissime domande.

Ma purtroppo si tratta di un puzzle le cui tessere scomposte non hanno mai portato ad un disegno finito.

Cosa si sarebbe potuto fare e non si è fatto?

Tra le iniziative importanti che sono nate da questa vicenda sicuramente c’è l’Associazione Penelope della quale Antonietta Gregori è stata Presidente.

Penelope nasce nel 2002 per iniziativa  dei familiari e degli amici di coloro che non sono più tornati a casa, in tutta Italia.  

Nel novembre 2012 viene approvata la legge 203 dedicata alle persone scomparse.

Cosa si vuole dimostrare con quest’Opera, quale è il fine ultimo dell’Autore?

Mauro Valentini lo ha detto nella premessa, affermando che “Questa non vuole essere una inchiesta contro nessuno”.

La sua è solo una fedele ricostruzione dei fatti di quell’epoca, con tutti i terribili interrogativi che si sono formulati nel corso di tanti anni e ai quali, purtroppo, nessuno ha potuto dare una risposta.

Loredana D’Alfonso

 

4 commenti:

  1. Grazie della lettura . Come autore sono onorato

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  2. Il lavoro di recupero di alcuni degli eventi più rappresentativi dei nostri lunghi meravigliosi anni di presentazioni continua con il giornalista Mauro Valentini, che abbiamo avuto modo di ricevere in più occasioni. Presentammo anche il suo libro -indagine Marta Russo - Il mistero della Sapienza... Il testo in oggetto, del quale la nostra Lory, giornalista -pubblicista, oltre che Scrittrice, Poetessa e autrice di splendide recensioni, effettua una disamina ineccepibile e densa di passione, è stato momento di spicco del 2019, alla Libreria Horafelix. Era presente la sorella della scomparsa Mirella, Antonietta, che non ha mai smesso di tentare di far luce sulla storia della donna e l'aspetto significativo del testo è che Valentini, come evidenzia Lory, lo introduce con la precisazione 'Questa non vuole essere un'inchiesta contro nessuno". Un grande plauso alla mia amica, alla sua verve intellettuale inesauribile, all'Autore di indagini, mirate al vero e didattiche e un forte abbraccio a loro e al nostro generosissimo Nazario...

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  3. Quanti misteri intorno alla scomparsa della povera fanciulla! Seguo con grande interesse le varie inchieste, i retroscena, le ipotesi. Resta il fatto che sono trascorsi troppi anni ed è sempre piupù apprezzabile che se ne parli, che si continui ad indagare, Lo impone il senso di umana giustizia, il rispetto dei famigliari e il lavoro di quanti continuano a ricercare la verità. Complimenti, cara Loredana, per questo lucido articolo.
    Marisa Cossu

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  4. Vi ringrazio tutti e vi abbraccio forte


    Loredana D'Alfonso

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