giovedì 21 gennaio 2021

MARIA LUISA DANIELE TOFFANIN: "IL FIUME DELLE PAROLE"


PAROLE IN SEQUENZA

 

IL FIUME DELLE PAROLE

 

Esonda esonda il fiume delle parole

sbattendo contro argini sistemici

ormai friabile humus urticante

in rancori livori diritti ribattuti

a più voci disgreganti l’armonia del vivere

ora che il dovere-rispetto è azzerato

da gramigna diserbante il vero verde

che solo germina speranza.

 

Nel frenetico fermento

virale sociale mentale inquinante

devastante gli archetipi primi

si è spenta ormai l’etica stella

l’intimo messaggio acceso dentro

nell’ora che continua ci muore

nell’affanno di un respiro stremato

nel sacrificio sofferto di figure accanto.

 

Oltre l’empietà assemblata intorno

nel silenzio meditante della rosa di natale

s’attende una stella chiomata d’oro

sorta in cieli lontani lontani

che ci segni il sentiero insieme ai Re Magi.

 

URGONO PAROLE VERE 

 

Datemi parole vere

quelle raccolte dal vento in scrigni di memorie

quelle che brillano come stelle a conforto della notte

 

datemi parole vere

a chiarire l’ora il dopo del cammino insicuro

nella fanghiglia di un confuso blaterare

 

vere se c’è ancora un’ancora di verità

se ancora il cuore ne è il divino grembo

se l’alveare di idee ancora è guidato dall’etica stella

 

datemi parole vere

negli scranni della polis

custodi del sacro costume

nelle officine dei vetrini-segreto virale

nell’agorà del confronto

nell’amicale incontro

 

vere

      vere

            vere ché il mondo non ci crolli

     addosso con il suo mistero

     come una Pompei soffocata da polvere

     di lapilli parole spente di umana verità.

 

Urgono parole vere ché non muoia

quella scintilla celata in noi

che si fa canto interiore dilatato

fino alle celesti sfere d’Amore

motori dei nostri passi  Sempre


10 gennaio 2021 

2 commenti:

  1. Un breve, esaustivo Cantico sulle Parole quello della cara Maria Luisa, delle parole che premono, urgono come fatti e divengono quindi 'giganti' per dirla con Seneca. L'Autrice vuol porre un argine al torrente di inutili disgreganti espressioni, che creano fossati, non ponti e impediscono al vivere di riacquistare dignità. La Poetessa, si erge fiera come esempio, come maestra e invoca 'una stella chiomata d’oro /sorta in cieli lontani lontani /che ci segni il sentiero insieme ai Re Magi". La sua soave cifra stilistica le permette di esprimere la rabbia con voce d'angelo, di invocare la premura di ricevere parole nuove in nome di un mondo che rischia 'di crollarci addosso addosso con il suo mistero /come una Pompei soffocata da polvere'. Calata nel triste tempo che siamo chiamati a fronteggiare Maria Luisa si sente parte del creato, non ha paura di rompere gli stampi, di scrivere con il sangue, con il dolore della donna che teme possa spegnersi 'la scintilla celata in noi'... Inevitabilmente termina in levare la sua seconda lirica, lascia spazio alla speranza e dona alle parole il potere di traghettarci verso un sogno di pace. La ammiro sempre di più e sono fiera di esserle Amica. Un forte caldo grato abbraccio a lei e al nostro infaticabile Condottiero.

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  2. Maria, sei indicibile! Sai sempre trovare la giusta espressione per esprimere l'anima altrui e per nobilitare la scrittura che può essere oggi, come tu affermi, un modo per traghettare verso la speranza, la pace anche interiore. E ci sentiamo insieme io, te e tante altre anime che il Condottiero conduce nel cammino verso la bellezza, ci sentiamo delle privilegiate perché questa della poesia diviene un'isola ove meditare le cose del mondo, rifiutarle, ricostruirle, ristrutturarle in un comune progetto di rinascita.
    Ti abbraccio sempre con grande affetto, mia preziosa amica.
    Maria Luisa

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