ALESSANDRO PARRONCHI
AGLI AMICI
A voi da tanto ero tornato amici,
e il cuore un'altra volta dei suoi luoghi
aneliti fu vano. Ora la terra
profuma, come voci nuove all'aria
nascono lumi dentro i mormoranti
alberi e mentre intenti occhi di stelle
da tetti ariosi scrutano nell'ombra
sussistono per voi forse le antiche
sere, ma già s'approssima l'inverno
né più vediamo illuderci nel vento
i frutti che pendevano dai rami
Un carteggio esemplare Un tacito mistero (1941-1982), ed. Feltrinelli - V. Sereni- A. Parronchi, e la loro amicizia (“E intanto mi ricorre spesso il pensiero di te, in questo lungo giuoco della poesia che ha per posta la verità e per vincita non si sa cosa: forse, più che altro, il bene di sentirci amici…”A. P.) mi ha avvicinato a questo Autore, splendido poeta di lungo percorso e critico d’arte: dice affetto di sodale, malinconie di antiche intense giovani frequentazioni lontane, paesaggi dell’anima, illusioni sopite e lontane, condivisioni di poesia che il tempo ha sviluppato e segnato con altri risvolti, altri scavi…
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