Serenella Menichetti collaboratrice di Lèucade |
E TORNO’ L’INDOMANI
Voglia di te.
Del tuo sapido odore.
Delle profondità.
Passeggerò sull’orlo che solletica
in chilometri di dolcezza.
Gli occhi innamorati
oltrepasseranno l’orizzonte
in cerca del mistero.
"L’ultimo raggio si fuse con l’azzurro
con promessa di fulgore.
E tornò l’indomani."
Del tuo sapido odore.
Delle profondità.
Passeggerò sull’orlo che solletica
in chilometri di dolcezza.
Gli occhi innamorati
oltrepasseranno l’orizzonte
in cerca del mistero.
"L’ultimo raggio si fuse con l’azzurro
con promessa di fulgore.
E tornò l’indomani."
Fui distante anni luce.
In altra spiaggia.
In altra spiaggia.
Non ricordo dove
né ricordare voglio.
Era notte che non mutava in giorno.
Pure la luna si era dileguata.
né ricordare voglio.
Era notte che non mutava in giorno.
Pure la luna si era dileguata.
Stravolti i ritmi.
Io, capovolta.
Io, capovolta.
Il capo, nella nebbia.
Persa nel vuoto senza percezione.
Vagavo senza corpo lentamente.
Senza il giorno,
Persa nel vuoto senza percezione.
Vagavo senza corpo lentamente.
Senza il giorno,
non si misura il tempo.
Della goccia di luce, il
miracolo:
tepore che bussa alla porta
ad aprire l’alba.
Rinascere col giorno.
E ritrovare stupita
della vita, il sale.
tepore che bussa alla porta
ad aprire l’alba.
Rinascere col giorno.
E ritrovare stupita
della vita, il sale.
Serenella Manichetti
Grazie infinite al caro Professor Nazario Pardini per la sua squisita ospitalità su questa splendida isola. Serenella Menichetti.
RispondiEliminaUn tocco di sole poetico. Complimenti.
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