sabato 24 ottobre 2015

CLAUDIO FIORENTINI: "UN TESTO DI FRANCESCO DI GIACOMO"


Claudio Fiorentini collaboratore di Lèucade


Vorrei solo richiamare l’attenzione su poesie e musica, che esistono e convivono ancora oggi, perché,  non tutto è perduto. Per debaglionizzarci un po’, mi piace proporre il testo di Francesco Di Giacomo, messo in musica dai fratelli Gianni e Vittorio Nocenzi (Claudio Fiorentini).


E mi viene da pensare
all'entusiasmo cresciuto per strada
quasi un dovere giocarsi tutto in un colpo solo.
E mi sentivo tanto geniale
come un'idea che non puoi fermare.
E mi viene da pensare
a quante volte ho scritto canzoni
con la mano piena di rabbia e di convinzioni.
E l'impossibile era normale
come un'idea che non puoi cambiare.
E mi viene da pensare
a questo vento di primavera
fiore selvaggio che cresce tra i sassi
è come un'idea che non puoi fermare
che non puoi, non vuoi fermare.
Forse è soltanto un'idea che nasce male
forse è un'idea che cresce male
ma la primavera è inesorabile.



1 commento:

  1. Il Banco del Mutuo Soccorso, di cui sono recentemente scomparsi elementi fondamentali (il cantante Francesco Di Giacomo, autore dei testi letterari, ed il chitarrista Rodolfo Maltese) è una realtà musicale e canora insostituibile dei tempi attuali. Gruppo nato e cresciuto nei Castelli Romani (da me frequentato in giovane età, prima di diventare punto di riferimento a livello internazionale), ha svolto sempre un'azione profondamente culturale, con musiche originalissime e testi di grande spessore umano. Come questo, presentato da Fiorentini, che sorprende per il vitalismo esplosivo da cui è animato.
    Franco Campegiani

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