CARISSIMO PARDINI, QUESTO TESTO
E’ INEDITO TE NE FACCIO DONO PER LA TUA
RUBRICA
FONTE DEL NULLA
Attraverso passaggi pedonali,
siamo luoghi a procedere,
sensi e divieti di una storia che va e viene,
senza rimorsi.
Urtiamo tabernacoli, siamo l’ora
che pronuncia il suo assillo
e poi tramonta,
il verbo che promette l’unico sole.
Quello che resta è silenzio di ore e di sale,
volti esauriti dalla disamina
che divora ogni bocca,
sabbia tra intercapedine e deserti,
fonte del nulla,
baratro senza misura, né collegamenti,
onda su onda malsana e tragica
è questo fluire di sangue,
che non è vena e non è notte,
è solo il respiro di fondo
del nostro peregrinare:
un immenso teatro in cui recitare,
una lassa d’amore e dolore
refrattaria al suo sogno, che blatera piano,
in un battito d’ombra
Poesia come poche, vi è in questo testo non solo "il battito d'ombra" ma tutta la didascalia del ns. peregrinare, la fiaba e la sfida, l'amore e il desiderio di sopravvivere alla spinta del dolore, l'urto della parola che si fa impronta del nostro patire, traccia e malinconia della storia di ognuno. Bel testo, in cui la Di Stefano è solo se stessa, senza allegorie, senza infingimenti letterari, senza orpelli...Complimenti
RispondiEliminaAmedeo Manna