giovedì 27 novembre 2014

LORENA TURRI: "LA FILASTRO' DELLA SCARPIERA"

DA: "PAOLO BUZZACCONI: "UN CIELO BLU"": 

Io, invece, sono donna e madre di una giovane donna, non scevre, entrambe, da "piccole terribili esperienze".
Lo scorso aprile, il Tribunale di Lucca ha condannato a un anno e 4 mesi di reclusione lo stalker, ex fidanzato della mia ragazza, ammalatasi inoltre di anoressia e per "grazia divina", quasi completamente guarita. 
Tra tanti versi che avrei potuto scrivere, quest'anno ho scritto soltanto una filastrocca, in ottonari, i versi più cantilenanti e facili che anche un bambino riesce a scrivere. L'ho dedicata in cuor mio ad una giovane farfalla - Vanessa, il suo nome - di soli 20 anni, uccisa brutalmente una sera del 2009 dal suo migliore amico. Il fatto accadde nel Comune di Gallicano, limitrofo al mio.

FILASTRO’ DELLA SCARPIERA

Filastrò della scarpiera
con le scarpe allineate:
ci son quelle per la sera,
tacco alto e glitterate.

Per l’estate, lì vicino,
con i lacci alla caviglia,
un leggero sandalino
per calzare madre e figlia.

E se piove che mi metto,
per uscire con Beatrice?
C’è un grazioso stivaletto
con la para e di vernice.

Quante scarpe dentro stanno!
Raffinate o più sportive,
per stagioni o tutto l’anno,
bianche, nere, allegre e vive.

Ma in un angolo, dannate,
ce n’è un paio tutte rosse
con il sangue verniciate
che mai più si sono mosse!

Lorena Turri


2 commenti:

  1. Ho già letto questa lirica della mia Lorena, e credo che in una pagina dedicata a questo tema scottante e terribile, le spetti il posto che il caro Nazario ha deciso di attribuirle... La nostra Poeta definisce 'filastrocche' le poesia più intense, ispirate, struggenti e autentiche che concepisce e ne è convinta, in quanto, proprio come Paolo Buzzacconi, vive con assoluta levità e senza far rumore la sua Arte. Straziante l'incipit. Lorena ha vissuto questo genere di dolore, ha visto la figlia subirne le ripercussioni... Non possiamo sentirci giusti e salvi se accadono vicende simili. Forse dobbiamo tutti, uomini e donne, come ha asserito Sandro, ricominciare dall'amore. Dal non divulgare l'orrore, visto che abitiamo un mondo in cui i media, inconsapevolmente, istigano i malati di mente. Dal denunciare subito, trovando nello strazio il coraggio di ripristinare la giustizia. Credo che queste pagine e questi versi possano avere un alto valore didattico per ognuno di noi. Grazie, Lorena. Sono vicina al tuo cuore!
    Maria Rizzi

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  2. Maria, ti ringrazio per le parole di ammirazione che sempre hai per me.
    Hai scritto, in inciso, una parola: inconsapevolmente. Non credo che i media agiscano in modo inconsapevole. Mi viene in mente, a questo proposito, Noam Chomsky e le sue teorie circa la manipolazione dell'informazione. Ha stilato 10 regole, 10 comandamenti del potere mediatico dai quali dobbiamo salvaguardarci.
    Nella sesta regola o norma – afferma Chomsky – sfruttare l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette di aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
    Questo davvero fa spavento.

    Lorena

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