La straordinaria Silloge di Maria Ebe Argenti, dal titolo che
evoca l'atmosfera dell'opera puccinianana Turandot,
è un omaggio a Ugo Foscolo e al lirismo dell'800, che sa porre forti radici nella storia universale dell'uomo e
nell'era in cui viviamo. Il testo, dal timbro classico, anche in virtù della
scelta metrica adottata - endecasillabi spezzati da settenari -, è permeata di
filosofia e di riflessioni che vanno oltre ogni forma
intima, spalancando l'uscio alla condivisione con i lettori.
I versi della nostra Autrice consentono di attuare un trasfert emotivo, ritrovandosi a tu per tu con la poetessa e con se stessi.
"Non tramontate stelle" è l'invito ai poeti e agli uomini in genere, a tornare a volgere lo sguardo al cielo trapunto di stelle e a vibrare in sintonia con l'orizzonte poetico dei grandi artisti dell''800.
Vi sono moltissimi riferimenti al Foscolo dei Sepolcri e delle Grazie, ma anche ai cantici danteschi, al versificare leopardiano e, come sottolinea, Sandro Gros- Pietro, allo spleen di Baudelaire. E sono riscontrabili riferimenti altrettanto vividi a filosofi, come Schopenauer, che asserva che "il mondo è un ingannevole 'velo di Maya', che copre le cose; lacerandolo si colgono le cose stesse nella loro realtà autentica".
"Ho appena cominciato a percepire che i pensieri hanno tante dimensioni e talvolta si bloccano per l'interporsi di strutture d'ombra che turbano l'incanto di un bel volo..." versi tratti dalla lirica "Vedere oltre il visibile"
Il descrittivismo nei versi di Maria Ebe Argenti ha tocchi di lacerante leggerezza; è lo strazio dell'uomo dinanzi ai turbamenti, alle incertezze, alle paure e, al tempo stesso, l'urlo muto alle stelle, le stesse di ieri, di oggi, di domani,spettatrici delle umane traversie e dell'esistenza della poesia. Nessuna pietra tombale potrà coprire la magia del Creato, l'afflato che consente al cielo di alleviare il peso dei giorni "E m'insegni a soffiare con forza tra le nuvole fino a quando la linea d'orizzonte svanisca nell'immagine del cielo" versi tratti dalla lirica "Anima, che diverse cose senti"
Una Silloge "Non tramontate stelle" che dimostra quanto l'estetica del bello e il sistema delle belle lettere possano congiungersi con un moderno impianto concettuale.
I versi della nostra Autrice consentono di attuare un trasfert emotivo, ritrovandosi a tu per tu con la poetessa e con se stessi.
"Non tramontate stelle" è l'invito ai poeti e agli uomini in genere, a tornare a volgere lo sguardo al cielo trapunto di stelle e a vibrare in sintonia con l'orizzonte poetico dei grandi artisti dell''800.
Vi sono moltissimi riferimenti al Foscolo dei Sepolcri e delle Grazie, ma anche ai cantici danteschi, al versificare leopardiano e, come sottolinea, Sandro Gros- Pietro, allo spleen di Baudelaire. E sono riscontrabili riferimenti altrettanto vividi a filosofi, come Schopenauer, che asserva che "il mondo è un ingannevole 'velo di Maya', che copre le cose; lacerandolo si colgono le cose stesse nella loro realtà autentica".
"Ho appena cominciato a percepire che i pensieri hanno tante dimensioni e talvolta si bloccano per l'interporsi di strutture d'ombra che turbano l'incanto di un bel volo..." versi tratti dalla lirica "Vedere oltre il visibile"
Il descrittivismo nei versi di Maria Ebe Argenti ha tocchi di lacerante leggerezza; è lo strazio dell'uomo dinanzi ai turbamenti, alle incertezze, alle paure e, al tempo stesso, l'urlo muto alle stelle, le stesse di ieri, di oggi, di domani,spettatrici delle umane traversie e dell'esistenza della poesia. Nessuna pietra tombale potrà coprire la magia del Creato, l'afflato che consente al cielo di alleviare il peso dei giorni "E m'insegni a soffiare con forza tra le nuvole fino a quando la linea d'orizzonte svanisca nell'immagine del cielo" versi tratti dalla lirica "Anima, che diverse cose senti"
Una Silloge "Non tramontate stelle" che dimostra quanto l'estetica del bello e il sistema delle belle lettere possano congiungersi con un moderno impianto concettuale.
Maria Rizzi
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