Ninnj Di Stefano Busa' collaboratrice di Lèucade |
La fitta serenità, l’ombra che incrina
Fiori d’altri tempi, corolle occultate
su stradine odorose di mirto e papaveri.
La natura tiene per mano i campi sereni,
le messi dorate e i girasoli della piana,
dove un giorno ci sfiorò l’antica voce
del vento; le piccole crisalidi e le
farfalle
ora dondolano alla luce aurorale,
creature ebbre che il sole accarezza
con sguardo trascorrente, mentre
una miriade d’ali le accompagna.
Rapida la memoria cerca l’antico canto,
accende indelebile come una preghiera,
la fitta serenità, l’ombra che incrina
il pianto ai flutti della sponda, e li
conturba.
Alla materna infanzia
Quando la frenesia si accende
e i fiumi affoltano l’alveo di esondanti
acque,
una gioia pare congiungersi alle vallate
e alle verdi dimore. Spirano i venti,
come folti velieri al maestrale,
o ai lavacri vanno, a trasmigrare la
dolcezza
di armenti ai pascoli lontani.
E l’autunno incombe nelle città deserte,
lungo i bordi e le coste flagellate dai
marosi.
Chiama alla materna infanzia il tempo,
gli anni infaticabili ritrova, mentre le
stelle occulta
alle stillanti roride malinconie, le
barche ai porti.
Ninnj Di Stefano Busà da: Gli anni
infaticabili
Uno dei perchè entro quotidianamente in questo meraviglioso blog è quello di poter leggere delle bell'....me poesie come queste. Di tanta bravura e sensibilità artistica resto ammirato e fare i complimenti alla rinomata autrice è ben poca cosa. Pasqualino Cinnirella
RispondiEliminaChiedo scusa, ma non avevo letto la sua elogiativa nota. Non posso che ringraziarla sentitamente per le belle espressioni usate nei miei confronti. Cordialissimi saluti.
EliminaNinnj Di Stefano Busà