sabato 22 novembre 2014

NINNJ DI STEFANO BUSA': "SCRITTORE/ASCOLTATORE/LETTORE"


Ninnj Di Stefano Busà collaboratrice di Lèucade



Mi permetto interferire sulla commistione scrittore/ascoltatore/lettore che ipotizza una sinergia tra i vari ruoli. Se non vado errata, si auspicherebbe un atto comulativo di interessi, di appercezioni, di sensazioni, (per dirla più semplicemente una "comunione di amorosi sensi" e anche filologicamente e filosoficamente risulterebbe apprezzabile un lavoro cognitivo "simbiotico" attraverso le fasi eterogenee di un linguaggio proteiforme a più "voci". Ma temo non si possa realizzare in concreto per l'effettiva e innegabile individualizzazione di ogni - distinguo - a fronte delle stesse tematiche. Il collettivismo e l'individualismo sono esattamente agli antipodi e non s'incontrano di frequente, perché va considerato il diverso grado delle conoscenze, lo sviluppo intellettuale ed emozionale di ogni soggetto, il suo valore quantistico della vita, che attraverso l'empatia entra in circolo con l'atto creativo che deve essere unico e irripetibile. Perciò si parla di opera d'arte. I vari stadi della conoscenza potrebbero interferire sull'obiettivo finale e sulla realizzazione di ogni opera siffatta. Mi presto a dubitare un po' sulla possibilità di una realizzazione promiscua, che è lontana e fondamentalmente distanziata dall'opera in sé. Se da una parte il testo richiede un visione d'insieme soggettiva, dall'altra s'impone per una differenziazione di questo processo stesso, all'interno di una individualità che non è mai paritaria e si qualifica nella coscienza e nell'atto creativo tra individui e individui. L'interpretazione interferisce sulla comunicazione: il rischio è che ciò che è bianco sia nero per un altro, rendendo perciò quasi impossibile l'omologazione dei singoli soggetti all'atto unico e irripetibile del capolavoro che deve essere di sua necessità un'elaborazione che possiede la valenza autentica di trasfert che giunge al fruitore/lettore dopo aver percorso l'inferno della sua genesi interiore. Vi sfido a dirmi di due persone che hanno la stessa interiorità e indivisibilità. Potrebbe essere un tentativo di ottenere l'opera "aperta" ovvero rivoluzionare, programmata sul sistema dei vasi comunicati, nell'ambito di un inspirato impianto olistico di una materia inerte che si fa creazione nell'atto stesso della sua origine. Siamo pertanto all'idealizzazione del processo di conoscenza, che potrà avvenire solo se l'uomo aderirà ad uno sviluppo universalizzante del pensiero che è proprio della filosofia olistica.

Ninnj Di Stefano Busà 

 

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