mercoledì 4 novembre 2015

MAURIZIO DONTE: "DUE SONETTI INEDITI"



Maurizio Donte collaboratore di Lèucade


Due sonetti inediti alla memoria dei defunti


2 Novembre

Tra le fronde odorose dei cipressi,
s'impiglia l'aria azzurra nel sereno
e tace il tempo lungo questo giorno,
che nel ricordo del dolore affonda.
E lungo i viali bianchi, dove l'onda
amara dell'esistere e il soggiorno
sì breve sulla Terra, viene meno,
eccoli ora venir lenti e depressi
a pregar per i morti e per se stessi,
i parenti; alle tombe dove almeno
di tutti resta un ricordo. Oggi torno
fin qui anch'io, amati miei, e storno
la mente dall'affanno: vivi in seno
siete finché la vita mia non cessi.


Alla vita

Solitaria è la vita, ed aspra e forte,
e ci è nemica: sempre è ostile e dura,
e ci avvelena, com'è sua natura,
e altra paga non dà se non la morte
e sofferenza ci regala in sorte.
Fredda è la notte, nel suo gelo oscura;
e nulla è certo, e la via insicura
e breve ed erta e conduce alle porte
della fine oltre le quali si ferma.
Al soffiar sibilante dell'inverno,
volano i sogni sulla strada incerta
che va e s'inoltra, senza guida esperta.
E non trova riparo nell'eterno
soffrire da cui mai nessun ci scherma.

Maurizio Donte


1 commento:

  1. belli nel contenuto e nella forma , come sempre, i tuoi versi, Maurizio! Il culto del sonetto è raro oggi, purtroppo, e pochi sono quelli che vi si dedicano col tuo impegno , con la tua passione. Bravo!

    RispondiElimina