Rodolfo Vettorello |
Patrizia Stefanelli |
NOTA
ALLA RACCOLTA ROSANERO di Patrizia STEFANELLI
Se,
come qualcuno ha affermato, la poesia è sempre eversione, quella di Patrizia
Stefanelli è sicuramente poesia eversiva e questo nel senso più ampio e vero
per opporsi sempre e comunque e in maniera frontale alla banalità.
Poesia
forte e morbida nello stesso tempo. Forte per significati e morbida e suadente
per lirismo e ricercatezza e perfezione formale.
Non
si può mai confondere quello di Stefanelli con il linguaggio e l’espressività
affermativa di tanta poesia novecentesca ma è sempre vibrante la sua voce per
un simbolismo aperto e attivo che, più che indicare strade e soluzioni, propone
le proprie inquietudini come la sorgente più sicura e produttiva del proprio
dire poetico.
In
questa maniera la poesia di Stefanelli si assume un compito ispiratore,
inducendo nel lettore suggestioni atte a creare nuova ispirazione, nuova
poesia.
E
questo all’infinito.
Sono
sempre tentato di individuare nel linguaggio di un’autrice donna i tratti
caratteristici di una scrittura al femminile e questo non certo a scopo
riduttivo. Anzi, per riconoscere invece, invidiare e valutare con maggiore
emozione e trasporto certe effusioni liriche travolgenti ed effusive che a noi
appartengono meno.
Nelle
mani di Stefanelli ogni individuazione di luogo, di tempo, di situazione, ogni
ambito del reale si trasforma come per magia in sogno, in svagata elaborazione
onirica.
Ogni
concretezza, seppure accarezzata con mano gentile si fa vaghezza, leggerezza,
vacuità, materia d’aria.
In
queste atmosfere sostenute da raccordi abilissimi di ardite sinestesie
l’autrice si muove con spontaneità e sicurezza, di modo che dalla sua
inquietudine sostanziale deriva una positività avvincente che fa di una silloge
poetica una raccolta poematica unitaria dettata dal bisogno travolgente e quasi
incontrollato di esprimere, di dire, di darsi e farsi comprendere e amare.
Rodolfo
Vettorello
Grazie infinite a Rodolfo Vettorello, per questa sua nota critica, ché legge fin nelle pieghe più nascoste, di quella che vorrebbe essere la mia poetica. Grazie al maestro e mentore Nazario Pardini, per l'accoglienza, sulla scogliera dell'isola felice di Leucade.
RispondiEliminaCondivido le espressioni formali e critiche di Vettorello: la poesia di Stefanelli è vibrante, suggestiva e pronta a nuovi sobbalzi che di sicuro non potranno mancare alla sua fertile emozione.
RispondiEliminaNinnj Di Stefano Busà
Avere la fortuna, di essere letti e apprezzati da Poeti e critici di tale levatura, non è cosa da poco davvero. Grazie di cuore a Ninnj Di Stefano Busà, della quale conosco il sano rigore estetico verso la poesia.
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