giovedì 2 maggio 2019

M. GRAZIA FERRARIS: "ANNIE VIVANTI: POETESSA E ROMANZIERA"

Maria Grazia Ferraris,
collaboratrice di Lèucade
L’ Ugate (università della Terza età) di Gavirate per il 6 maggio 2019, ha invitato la scrittrice M. G. Ferraris a completare il tema “dell'eterno femminino” carducciano da lei precedentemente illustrato, illuminando la figura di Annie Vivanti, interessante poetessa e romanziera, oggi del tutto dimenticata, l'ultimo amore senile del vate. La poesia che G. Carducci le dedica è l’ultima espressione lirica del vecchio poeta innamorato.





3 commenti:

  1. Ringrazio Nazario Pardini per la pubblicazione della locandina che mi riguarda come relatrice. Aggiungo alcune note su Annie Vivanti, che fa parte della schiera delle scrittrice entrate nel cono d’ombra.
    Annie Vivanti (Londra 1868-Torino 1942) esordì con l’ambizione di essere una poetessa, e in tale veste si presentò alla casa bolognese del Carducci per graziosamente e disinvoltamente richiedergli la presentazione delle sue Liriche (dopo il rifiuto della pubblicazione dell’editore Treves). E il grande poeta, nonostante la sua fama e la misogenia, concesse la prefazione alle liriche, scritte dalla giovane poetessa. La storia è curiosa e indicativa del temperamento dell’irrequieta esordiente. Viene rievocata dalla stessa Vivanti, ormai affermata scrittrice, in Zingaresca , molti anni dopo l’accaduto, quando il Carducci ormai faceva parte dei suoi giovanili ricordi, in modo decisamente lirico, sentimentale, forse non del tutto veritiero, essendo Zingaresca una tarda biografia, decisamente romanzata. Con qualche elemento di diversità maliziosa viene rievocata anche dal critico Michele Saponaro nel suo saggio dedicato al Carducci.
    Dice a proposito di Annie Vivanti: “..Seguitava a scriver versi…ne aveva un fascio: perché dunque non stamparli? Ed essendo l’autore più famoso Emilio Treves, la giovinetta vagabonda che non aveva ambizioni mediocri, pensò a Emilio Treves. Pensò anche, come tutti i giovani allora pensavano, di sottoporli al giudizio di Carducci. Andò a Bologna…, mandò al Carducci tre poesie: Egle, Magdalena, Bambina morta- e gliene chiese il giudizio. Gli disse che veniva da lontano per questo, per vederlo, doveva andare da lui, o voleva il grande poeta onorarla di una sua visita all’albergo?”.
    Carducci, allora 55enne, dopo varie insistenze, le lesse, le ammirò ed in parte le corresse e dettò la prefazione per le Liriche, con il suo stile tempestoso, irritato, sbrigativo, da orso, che lo caratterizzava:
    “Signorina, nel mio codice poetico c’è questo articolo:- Ai preti e alle donne è vietato far versi. - Per i preti no, ma per Lei l’ho abrogato. La sua poesia, Signorina, è ciò che è,… ma poesia è ; quale dee quasi fatalmente prorompere da un temperamento di femmina lirico ( caso rarissimo). E per la immediatezza della rappresentazione e per la verginità dell’espressione mi piace molto..” . La elogiò poi ancora ripetutamente in un articolo comparso nella Nuova Antologia . Ma ormai il loro rapporto era diventato stretto e confidenziale.
    Maturò un rapporto di amicizia amorosa che aprì le porte del mondo letterario alla giovane scrittrice e che diede impeto giovanile e mordente alla poesia dell’ormai attempato, stanco poeta.
    R. Serra sottolineò la felicità del Carducci con queste parole : “ Vecchio, egli ebbe quel suo quasi unico amore…Ebbe confessioni e malinconie singolari, sopra il suo silenzioso tramonto… Spegnendosi, pareva che si affinasse….Quanto ad Annie poi, e a quel suo essere e mantenersi, davanti e intorno a lui, tutta diversa da lui e, anche nell’affettuoso sentire, con quella punta come di giuoco,…tale appare anche nelle sue lettere, così spontaneamente eleganti, sciolte, pronte alla battuta….” Lo stesso B. Croce scrisse a tale proposito: “ Piacque questo fare e questo tono anche a Giosue Carducci quasi improvviso gaio raggio di sole, un sollievo e una gioia in mezzo al furore e alla malinconia del suo sublime poetare, e all’austerità del suo costume di studioso e di cittadino… scorse ( in lei) segni indubbi di ingegno artistico e di poetica fantasia”
    Il Carducci concepì per la Vivanti un intenso sentimento amoroso, testimoniato, oltre che da un interessante carteggio, da alcune belle poesie, tra cui i distici Batto alla chiusa imposta con un ramicello di fiori.

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  2. Risposte
    1. Grazie: la stessa Annie Vivanti è un personaggio molto interessante, con una produzione di poesie, racconti (alcuni "americani")romanzi, (Marion, Circe, Naja tripudians, Perdonate le nostre anime, Mea culpa...) resoconti di viaggi di grande modernità e oso dire ..attualità. Che peccato sia stata dimenticata!

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