Marco Zelioli legge: “OPERA OMNIA” DI
CLAUDIO COMINI, Guido Miano Editore, Milano 2019.
La raccolta di
poesie di Claudio Comini ci offre una varietà di concetti ‘densi’, che denotano
una continua ricerca interiore del senso della vita. È un’opera composita,
formata da tredici parti; ma non frammentata.
Nella prima
parte della raccolta,
Nell’immensità di un
lago stupendo (2018), l’autore
dipinge il Lago Maggiore con pennellate tenui, nostalgiche, che ben riportano
alla mente – almeno per chi lo conosce un poco – il paesaggio dolce del
Verbano. La seconda parte, Nella divina luce (2017), raccoglie brevi, intense
poesie dedicate alla memoria del padre del poeta, il quale lo ‘vede’,
letteralmente,“tra una miriade di angeli che tutti in coro / cantano le lodi
del tempo che verrà” (La tua anima padre), colmando così la “sofferenza
inattesa” che la sua lenta agonia ha donato alle persone a lui care (La tua
anima): sì, perché ogni dipartita, anche se lungamente annunciata, è sempre
inattesa, tanto da indurre lo scrittore, pregando Dio, ad affermare che “il
mondo un giorno si piegherà / al Tuo vivo e splendido cospetto / per chiederTi
perdono per i peccati commessi” (Preghiera).
Il lago torna,
nella terza parte Luci brillanti di un lago (2016), a presentare una Natura
(“...amica infallibile / dei miei pensieri, / dei miei versi / checorrono
liberi come il vento / e nulla possono contro il tempo.” – La natura) che si fa
viva e gioiosa amica del poeta, e la cui stessa aria – aria lacustre – si fa
Poema : “Nello sconfinato scenario del golfo / tra il verde di una brillante
natura, / i colori del tramonto / rendono infuocate le acque del lago / (...)
Ricordi di una gioia senza fine / (...) prima che il silenzio della notte
/renda addormentata la vita”.
Torna anche la
preghiera, nella quarta parte (Nella luce di Dio 2013), non tanto in forma
diretta, ma come sottofondo costante, quasi di ogni pensiero – come traspare
anche solo da alcuni titoli delle liriche della sezione: Tu nel tutto,
Grazie a Te
tutto è possibile Tutto con
Te. Da questo “tutto” si rigenera
la vita e ne scaturisce Una nuova
vita: “Nulla è impossibile all’uomo / se alla guida di esso ci sei tu, /
che tutto puoi sconvolgere e ricostruire / nei modi e nei tempi più Assoluti /
della concretezza delle cose” – con un tono un po’ meno intimistico ma
altrettanto appassionato della Vita Nova dantesca.
Seguono le
sezioni La voce del cuore (2012), che
vibra un po’ dovunque, come “in quel vortice dei venti / dove la luce selenica,
/ offuscata da strane oscurità / lentamente turbava / il sonno dell’usignolo”
(Nel vortice dei venti ). Poi le altre sezioni: La luce
del cielo (2011), e poi, sempre a ritroso nel tempo, La luce della poesia su Venezia (2009), Un tenero fiore (2008),Sussulti dal profondo (2005), La luce
del mattino (2004), Sentieri (2003),
Pensieri dispersi (1997) ed
infine Orizzonti infiniti (1993).
Titoli che parlano da sé, e
invitano alla lettura.
Così le tredici
parti del volume sono cucite assieme dal lungo filo del ricordo, che talvolta
si trasfonde in immagini di luoghi, magari indefiniti ma ben vivi: “Meriggi
assolati / e senza volto, / eterni orizzonti / bagnati dagli spruzzi / di onde
schiumose. / L’eterno segnale / di un sorriso / mai cancellato, / ricordo di
quell’attimo / indecifrabile” (Dove). Talaltra in immagini di persone, come in La gioia della tua carezza : “...Ancora
nel tempo, il ricordo mi passa accanto / per quegli interminabili / e brevi
momenti di gioia / che m’hai donato / e che ogni giorno / mi porto appresso nel
quotidiano”.
Spesso (o forse
sempre) il tutto viene proposto come paragone introspettivo di sé con la realtà
circostante, in una poesia discorsiva ed immediata, da cui emergono anche delle
note autobiografiche, spesso in forma di monologo sui temi “eterni” della vita
e della morte, dell’amore e di Dio che dà senso e certezza al vivere: “Pur nel
risvolto del tempo / anche se i fatti che ogni giorno / sconvolgono il mondo /
tentano di offuscare la Tua luce, / l’essere umano / sta ancorato alla potenza
divina, / poiché senza di essa / la realtà delle cose è quasi nulla” (La luce
del mondo).
Quest’Opera
omnia di Claudio Comini, insomma, mette bene insieme luce, ombra, memoria,
sofferenza, fede. Il tutto in una “realtà che si diluisce nella fiaba”, come
osserva Michele Miano nella prefazione al volume; ma senza che la
trasfigurazione quasi fiabesca faccia perdere il contatto con la realtà contemporanea.
Il volume,
arricchito – come di consueto nelle opere di Guido Miano Editore – da note
bio-bibliografiche e critiche, si legge volentieri; anche perché le liriche del
Comini sono brevi, quindi fortemente coinvolgenti anche per il lettore un po’
frettoloso, ma intense, e dunque stimolanti anche per il lettore più profondo.
Nessun commento:
Posta un commento