giovedì 9 maggio 2019

MARCO ZELIOLI LEGGE: "OPERA OMNIA" DI CLAUDIO COMINI


Marco Zelioli legge: “OPERA OMNIA” DI CLAUDIO COMINI, Guido Miano Editore, Milano 2019.

La raccolta di poesie di Claudio Comini ci offre una varietà di concetti ‘densi’, che denotano una continua ricerca interiore del senso della vita. È un’opera composita, formata da tredici parti; ma non frammentata.
Nella   prima   parte   della   raccolta,  Nell’immensità   di   un   lago   stupendo (2018), l’autore dipinge il Lago Maggiore con pennellate tenui, nostalgiche, che ben riportano alla mente – almeno per chi lo conosce un poco – il paesaggio dolce del Verbano. La seconda parte, Nella divina luce (2017), raccoglie brevi, intense poesie dedicate alla memoria del padre del poeta, il quale lo ‘vede’, letteralmente,“tra una miriade di angeli che tutti in coro / cantano le lodi del tempo che verrà” (La tua anima padre), colmando così la “sofferenza inattesa” che la sua lenta agonia ha donato alle persone a lui care (La tua anima): sì, perché ogni dipartita, anche se lungamente annunciata, è sempre inattesa, tanto da indurre lo scrittore, pregando Dio, ad affermare che “il mondo un giorno si piegherà / al Tuo vivo e splendido cospetto / per chiederTi perdono per i peccati commessi” (Preghiera).
Il lago torna, nella terza parte Luci brillanti di un lago (2016), a presentare una Natura (“...amica infallibile / dei miei pensieri, / dei miei versi / checorrono liberi come il vento / e nulla possono contro il tempo.” – La natura) che si fa viva e gioiosa amica del poeta, e la cui stessa aria – aria lacustre – si fa Poema : “Nello sconfinato scenario del golfo / tra il verde di una brillante natura, / i colori del tramonto / rendono infuocate le acque del lago / (...) Ricordi di una gioia senza fine / (...) prima che il silenzio della notte /renda addormentata la vita”.
Torna anche la preghiera, nella quarta parte (Nella luce di Dio 2013), non tanto in forma diretta, ma come sottofondo costante, quasi di ogni pensiero – come traspare anche solo da alcuni titoli delle liriche della sezione: Tu nel tutto, Grazie   a   Te   tutto   è   possibile Tutto   con   Te. Da questo “tutto” si rigenera  la  vita e ne scaturisce Una   nuova   vita: “Nulla è impossibile all’uomo / se alla guida di esso ci sei tu, / che tutto puoi sconvolgere e ricostruire / nei modi e nei tempi più Assoluti / della concretezza delle cose” – con un tono un po’ meno intimistico ma altrettanto appassionato della Vita Nova dantesca.
Seguono le sezioni La voce del cuore  (2012), che vibra un po’ dovunque, come “in quel vortice dei venti / dove la luce selenica, / offuscata da strane oscurità / lentamente turbava / il sonno dell’usignolo” (Nel   vortice   dei venti ). Poi le altre sezioni: La luce del cielo (2011), e poi, sempre a ritroso nel tempo,    La luce della poesia su Venezia (2009), Un tenero fiore  (2008),Sussulti dal profondo (2005), La luce del mattino (2004), Sentieri  (2003), Pensieri   dispersi (1997)   ed   infine Orizzonti   infiniti   (1993).  Titoli   che parlano da sé, e invitano alla lettura.
Così le tredici parti del volume sono cucite assieme dal lungo filo del ricordo, che talvolta si trasfonde in immagini di luoghi, magari indefiniti ma ben vivi: “Meriggi assolati / e senza volto, / eterni orizzonti / bagnati dagli spruzzi / di onde schiumose. / L’eterno segnale / di un sorriso / mai cancellato, / ricordo di quell’attimo / indecifrabile” (Dove). Talaltra in immagini di persone, come in       La gioia della tua carezza : “...Ancora nel tempo, il ricordo mi passa accanto / per quegli interminabili / e brevi momenti di gioia / che m’hai donato / e che ogni giorno / mi porto appresso nel quotidiano”.
Spesso (o forse sempre) il tutto viene proposto come paragone introspettivo di sé con la realtà circostante, in una poesia discorsiva ed immediata, da cui emergono anche delle note autobiografiche, spesso in forma di monologo sui temi “eterni” della vita e della morte, dell’amore e di Dio che dà senso e certezza al vivere: “Pur nel risvolto del tempo / anche se i fatti che ogni giorno / sconvolgono il mondo / tentano di offuscare la Tua luce, / l’essere umano / sta ancorato alla potenza divina, / poiché senza di essa / la realtà delle cose è quasi nulla” (La luce del mondo).
Quest’Opera omnia di Claudio Comini, insomma, mette bene insieme luce, ombra, memoria, sofferenza, fede. Il tutto in una “realtà che si diluisce nella fiaba”, come osserva Michele Miano nella prefazione al volume; ma senza che la trasfigurazione quasi fiabesca faccia perdere il contatto con la realtà contemporanea.
Il volume, arricchito – come di consueto nelle opere di Guido Miano Editore – da note bio-bibliografiche e critiche, si legge volentieri; anche perché le liriche del Comini sono brevi, quindi fortemente coinvolgenti anche per il lettore un po’ frettoloso, ma intense, e dunque stimolanti anche per il lettore più profondo.


Nessun commento:

Posta un commento