Edda Conte,
collaboratrice di Lèucade
due
poesie, da "Poesis"
Variazioni
Trascolora
l'aria in variazioni d'ombra
sfarinano
i colori sui profumi del tramonto
sentore
vibra della notte eterna
la
memoria come cenere spenta...
Uno
strappo di vento rompe la quiete
il
fiume ha voce volubile all'istante
l'acqua
che passa non è mai la stessa.
Variazioni
infinite
nell'ordine
cosmico!
Come
sabbia in ampolla
variegata
si snoda la vicenda umana
nei
percorsi si alterna
all'infinito.
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Polvere d'Eterno
Un
refolo di vento
socchiude
le porte della vita
la
speranza di un bene eterno ci sostiene...
Sull'effimero delle nostre giornate
un
ago oscilla con moto che ha principio
e
non ha fine nei battiti del cuore.
Infinito
è lo spazio senza tempo
che
si perde tra i cieli
una
favilla che cade regala alla Terra
l'idea
di un tempo eterno
che
forse ci appartiene.
Un
soffio lieve
una
speranza
una
domanda...
Siamo
polvere d'eterno?
Edda Conte
La mia Edda in queste due Poesie elargisce splendide speculazioni filosofiche unite al suo costante, ineludibile amore per la Natura e a profonde allegorie del nostro essere vivi e stare al mondo. Nella prima lirica, pregiata come l'opera di un orefice, si rifà al grande Eraclito, all'assunto che "nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo” :
RispondiElimina"Uno strappo di vento rompe la quiete
il fiume ha voce volubile all'istante
l'acqua che passa non è mai la stessa".
Nella chiusa ella scioglie i matafioni delle vele e salpa verso il sogno d'infinito che è il punto cruciale della vicenda umana. Anche la seconda Poesia, soave come musica, si snoda tra quesiti filosofici sul nostro effimero cammino terreno. Edda evoca Nietzsche quando afferma:"L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere", ma lo rende pìù lieve, modellato sui suoi sentimenti di seta. Poesie che inducono a riflettere e a vivere considerando ogni giorno 'il giorno'!. Con Edda si viaggia, si vola, si salpa... si cresce e si scopre il senso della vita. La ringrazio ancora e sempre e la stringo con tutto il mio affetto.
Cara Edda, grazie per questa nuova lirica. Anche se in poesia le risposte non vanno date, mi permetto di fare un'eccezione: Si, siamo polvere d'eterno, come tutto ciò che respira e vive sulla Terra (compreso quello che erroneamente si ritiene inanimato)
RispondiEliminaSandro Angelucci
Sono sempre felice di leggere un commento ai miei scritti su "Leucade", ma quando capita di riscontrare una perfetta corrispondenza di pensiero sento quel "trillo interiore" che mi avverte gioioso- hai trovato un altro amico!-...
RispondiEliminaQuesta volta uno già mi è familiare: è la sempre attenta e generosa Maria Rizzi, l'altro ( permettimi , Poeta) che oggi conosco meglio è Sandro Angelucci-ma di lui avevo già intuito il grande spirito, a prescindere dalla notevole cultura..
Eccoci dunque: siamo polvere d'eterno,insieme con tutto ciò che respira e vive sulla Terra..
Vi ringrazio , miei cari amici, Maria e Sandro!. Sono felice di sentirmi a voi vicino nella visione della vita, nel nostro comune "esserci".
Vi abbraccio, e spero di poterlo fare un giorno, nella realtà di un bel momento.
Edda Conte
Si, cara Edda, siamo polvere d' Eterno, siamo parte dell'Universo e dello spazio infinito. Questo è anche il mio sentire.
RispondiEliminaGrazie di questo bellissimo nuovo dono delle tue liriche.
Abbraccio te e i carissimi amici Maria e Sandro, persone vere prima che poeti veri, dotate di grande spessore e di rara umiltà.
Loredana D'Alfonso