GUIDO MIANO EDITORE
NOVITÀ EDITORIALE
È uscita l’ultima raccolta di poesie:
APPUNTI E CARTE RITROVATE di ROBERTO CASATI
con prefazione di Nazario Pardini
Pubblicata la raccolta poetica dal titolo Appunti e carte ritrovate di Roberto
Casati, prefazione di Nazario Pardini, nella prestigiosa collana “Alcyone 2000”,
Guido Miano Editore, 2020.
“Così mi riconoscerai / confuso tra quelli che
ti passano accanto, / con la voglia di fermare qui il sorriso, / come una
sorpresa fragile negli occhi”. Un canzoniere d’amore, dove il verso con tutti i
suoi accorgimenti sinfonici, alimentati da sinestetiche intrusioni e da
metaforici allunghi, si aggrappa ad un’anima in vena di esplosioni emotive. Un
vero viaggio, un odeporico abbraccio ad un pensiero che fa dell’amore un faro
luminoso sul mare. Sì, una illuminazione che favorisca approdi per naviganti
che cercano spiagge di un prossimo attracco: “Le mani bruciano eclissi / con
mille disattenzioni, / allungando la sequenza delle fragilità, / pretendendo un
prossimo attracco. / Smarginando sul tuo seno, / in un respiro trasparente, /
nel desiderio di ancora una volta
naufragare”.
Il poeta crede nel tocco di Eros, lo invoca, lo chiama, si
piega al suo altare; dacché è l’unica via per raggiungere l’estasi; per
gioire dell’apporto dei suoi stratagemmi. Ma si sa che il sentimento dei
sentimenti spesso si fa turbamento, inquietudine, dubbio; ed è nel dubbio che
l’autore cerca di potenziare il suo credo, la sua forte emozione di splenetica
corposità. La sua intenzione è di farsi riconoscere fra quelli che gli passano
accanto, e di fermare il suo sorriso, magari per renderlo vivo ai suoi occhi.
Iniziare dai versi incipitari significa tuffarci da subito nel cuore di tanto
sentire; di così alta empatia erotica. Amore è la voce che risuona in ogni
dove, che martella ogni verso, che dà energia ad ogni composizione di questo
canzoniere: “Ti guardo sorridere / e capisco / di essere dentro al tuo cuore /
ma ormai fuori dal tuo tempo”, dal presentimento di non essere più sintonizzato
con il tempo dell’amante; alla ricerca di una conferma: “Nel testo a fronte /
sul foglio lanciato sulla sabbia, / cerco una conferma alle parole / scolpite,
forse quel gioco seducente / delle labbra aggrappate a più brevi attimi in
fuga”; dalla complicità: “Tuo complice / scivolo sul confine delle parole, /
dove le precedenze / bruciano le promesse in fondo ad echi di vento. / Senza
nascondermi ai tuoi occhi”, al gioco di sfumature fra chiari di luna e immagini
carnali che denota il passaggio da una visione neoplatonica del poema ad una
più concreta, più corporea: “I colori della luna / svelano il segreto di
circondarti i fianchi, / nello sguardo accavallato sulle tue gambe, / in un
andare e venire mai troppo lento. / Fuggendo dalla scena, prima che sia già domani”.
La
narrazione si fa varia e articolata, per seguire gli input di un animo tutto
proteso a rivelare i suoi stadi emotivi. A versi più ampi ne succedono altri
più brevi, secchi, conclusivi, per delineare l’enfasi ontologia del diagramma
oscillatorio. Non mancano singole parole, di potente significante metrico, a
formare un unico verso, come non mancano in questo climax ascensionale
iperbolici voli verso mondi di onirico trasporto. Senz’altro però il poeta sa
elevarsi ad un registro di rara inventiva, di pregevole creatività dal momento
che si riscontrano invenzioni verbali di iconica fattura: il grido del cuore,
la curvatura del pensiero, la notte che sconfina sulla spiaggia di Isla Negra,
un cuore bruciato dal silenzio, l’istante che rende impreciso l’amore… Dei veri
voli lessicofonici, che danno alla stesura poetica il brivido del cielo,
costruzioni di palladiana memoria; e dove la stessa natura collabora coi suoi
giochi visivi alla concretizzazione di sentimenti in cerca di farsi oggettivi.
E la navigazione continua in un mare non sempre tranquillo, dove il poeta è
alla ricerca di quell’approdo che gli permetta di rinascere, di farsi nuovo per
essere pronto domattina “ad amarti di più”: “Si allontana il punto di approdo /
e svaniscono le prospettive / nello sventolare di bandiere all’orizzonte. // La
prima volta che ho incontrato i tuoi occhi / mi ricordo era una sera di quasi
estate / lungo il fiume. // Il punto d’approdo allora / era il profilo delle
tue labbra / o l’impertinenza del tuo seno / puntato dritto sul mio cuore. /
Adesso la notte è una necessità / per la mia stanchezza / forse un attimo di
recupero per essere pronto / domattina ad amarti ancora di più”. Un vero
excursus emotivo, una fresca analisi psicologica che l’Autore compie sul suo tragitto,
sempre tenendo per mano quell’amore che lo guida, lo confonde, lo anima e lo
nutre facendosi motivo di vita: “… Fino a scomparire alla vista, / rompendo il
silenzio / con le parole di una vecchia canzone, / trattenendo il profumo dei
baci / sulle labbra che amavamo. // È adesso che posso riconoscerti, /
guardandoti da dietro / avvicinarti all’orizzonte, dove le navi corsare /
scivolano così lente. // Sono come una carezza / lasciata per sempre sul tuo
seno, / ad un passo dal momento / in cui mi addormenterò”. Un trasporto erotico
rappresentato in tutte le forme possibili, in tutti gli abbrivi sentimentali,
in tutte le scosse ascensionali; diverse le chiavi di lettura di fronte ad un
lavoro, anche se monotematico, intenso e proteiforme: autobiografica,
psicologica, panico-esistenziale, fisico-attrattiva, linguistico-figurativa. Si
legge qui il ricorso ad un mare che si fa interprete principale per le
similitudini turbative. Un mare espanso come l’amore, un mare mosso come i
sentimenti del poeta, un mare in preda a maree che vanno e vengono a
concretizzare il diagramma musicale e corporeo di un animo in preda al
sentimento dei sentimenti. Le figure retoriche tipo le sinestesie, le
iperboliche intrusioni, le metafore o altro aiutano il poeta ora a costruire
similitudini di valenza visiva, ora ad una grammatica poetica di estrema
originalità. L’Autore si dimostra un vero cesellatore di parole, che,
assemblate in iuncturae di grande forza reificante, si offrono ad un dire vario
e articolato; ad una architettura grammaticale che coi suoi slanci ascensionali
o col ricorso a immagini di erotica fisicità ci offre tutte le tappe di un
odeporico percorso: i versi si fanno ora brevi e concisi, ora ampi e
prolungati, ora ipertrofici, ora ipotrofici per seguire le oscillazioni di un
sentire in preda ad un erotismo di ecfrastica elasticità, per cui, come in
tutti i viaggi marini, non è arduo pensare a naufragi, a scogli che infrangono
l’imbarcazione o a immersioni ed emersioni, dato che il poeta sente il bisogno
di visualizzare i suoi stati d’animo in guizzi naturali che bene li
configurano. E sembra anche che la natura si faccia presente nei vari momenti
per dare un evidente contributo a tal fine.
Nell’insieme una morfosintassi aderente, precisa, spontanea, che più ci avvicina ad una poetica di nostrana memoria che a sperimentalismi di prosastica natura, dove manca la partecipazione di un ego fattivo, attivo col suo carico di vita, visto che l’amore è vita come la vita è amore. Una fusione empatica, un mix di energica complicità, che ci porta a chiudere il nostro discorso con una pericope tratta da una poesia tra le più incisive: “I colori della luna / svelano il segreto di circondarti i fianchi, / nello sguardo accavallato sulle tue gambe, / in un andare e venire mai troppo lento. / Fuggendo dalla scena, / prima che sia già domani”. Dove il domani è visto come un tempo prestato dalla morte che si allontana dai brividi del presente.
Nazario Pardini
Roberto Casati è
nato nel 1958 a Vigevano (PV) dove attualmente vive. Ha pubblicato le raccolte
di poesie: Amore e disamore (1984), Roma e Alessandra (1986), Coincidenze massime (1988), Ipotesi di fuga (1992), In navigazione per Capo-Horn (1999), Carte di navigazione (2000, in Quaderni paralleli di nuova poesia,
n°2), Carte di navigazione e altre poesie (2001, in Angeli e Poeti, n°5), Carte di viaggio (2016). L’attività
letteraria di Roberto Casati è trattata nelle opere pubblicate da questa Casa
Editrice: Dizionario Autori Italiani
Contemporanei (20175), Contributi
per la Storia della Letteratura Italiana. Dal secondo Novecento ai giorni
nostri, IV vol., terza edizione (2020).
Roberto Casati, Appunti e carte ritrovate, pref. Nazario Pardini, Guido Miano
Editore, Milano 2020, pp. 88, isbn 978-88-31497-31-2.
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