Giusy Frisina,
collaboratrice di Lèucade
CHE LA MORTE NON SIA VANA
Che la
morte non sia vana
Che sia
chiesto perdono alle vittime
Per l’attentato
alla Terra
Per
questa furia globalizzata
Che
prima poi doveva pagare
Per il
buco nell’ozono
E per la
corsa insensata
Per il
consumismo sfrenato
E la
mafia dei capitali
Nelle
terre dei fuochi
E nel
triangolo industriale
Per i
pipistrelli violati
E per i
macelli seriali
Nel caos
dell’ecosistema
Che la
morale kantiana
Raggiunga
la mente e anche il cuore
Che si
chieda scusa a chi muore
Per l’invisibile
che ci invade
Se l’Invisibile
non riappare
E si
chieda scusa all’Idea di Europa
Dei suoi
padri fondatori
Quest’Europa
che deve cambiare
Perché
niente sarà come prima
Ma non si sa bene
come...
dalla silloge: "SUL CONFINE", Blu di Prussia editrice, 2020
Cara Giusy, la tua magnifica lirica "Che la notte non sia vana" è scolpita con parole nette, solenni, su una lastra di marmo.
RispondiElimina"Che sia chiesto perdono alle vittime" invochi, e poi distilli versi pieni di rabbia e autentici che elencano tutte le colpe dell' uomo verso la Madre Terra.
Un uomo che l'ha violata, consumata, inquinata, invece di proteggerla. È così ha condannato se stesso.
Come non condividere il tuo pensiero?
Un caro abbraccio a te e al nostro Nume tutelare che protegge questo Eden incontaminato di Leucade.
Loredana D'Alfonso
Giusy, tu arrivi con la forza tonante di un tornado. Emozioni e sconvolgi al tempo stesso. Ogni verso è una lacerazione, una tremenda assoluta verità. L'uomo deve pagare molti conti. Non può evitarlo. Siamo a una resa dei conti. Va chiesto perdono alle vittime, un numero impressionante, che si sta dando per scontato... E occorre custodire i vivi, non pensare con insensatezza di negare, ignorare, chiudersi nel proprio recinto di egoismo. La tua preghiera condita di speculazioni filosofiche, a te tanto care, e di Amore verso la vita, intesa nel complesso delle sue creature, scortica le coscienze:
RispondiElimina"Per i pipistrelli violati
E per i macelli seriali
Nel caos dell’ecosistema"
Ho citato i versi che sembrano meno intinti nel sangue, per dimostrare quanto la vera Poesia veda i dettagli. Ti ringrazio per questa lezione, vorrei potessero leggerti in tanti, per imparare che il male universale non si vince sopravvivendo, ma cambiando, comprendendo gli errori, nascendo a nuovi propositi. Purtroppo non diverrà un Manifesto: per me lo è... e sento che oltre a volerti un bene antico e solido, ti ammiro infinitamente. Ti tengo stretta, insieme all'infaticabile Capitano....
Il cammino dell'uomo - cara Giusy - ha attraversato non uno ma migliaia di questi momenti eppure non una volta è cambiato qualcosa. Mi dirai che ora abbiamo toccato il fondo - e lo sostieni con versi incipitari che fanno davvero sussultare: è "un attentato alla Terra", dici, con una delicatezza di denuncia che è propria solo della grande poesia -, e questo è il suo dovere. Ma se ne renderà conto l'uomo? Sia di stare raschiando il barile sia di ciò che la poesia gli ripete da sempre? Forse, ma non sufficientemente da invertire la rotta. E non mi prendere per pessimista o catastrofista, nel senso però che non nego una palingenesi ma che questa possa essere operata dall'uomo non è plausibile ed è inverosimile...c'è solo da sperare, oggettivamente, che Madre Terra non sia arrivata al culmine della sua pazienza, cosa che dubito mai
RispondiEliminaaccadrà: le sue risorse non sono le nostre.
Tu, sicuramente, l'hai aiutata con questi versi: l'hai aiutata moltissimo!
Sandro Angelucci
Pane al pane e vino al vino. Finalmente! Ecco una poesia di impegno civile che allude alla rinascita interiore e al bisogno di anima. Se invece di fare la caccia alle streghe prendendocela con questo e con quello, imparassimo a fare i conti con noi stessi, potremmo vedere la spada di Damocle sotto cui noi - gli esseri più razionali (e folli) del creato - abbiamo posto il nostro capo. Ancora un passo (forse anche meno) e la spada rovinerà sulle nostre teste, facendoci uscire definitivamente di scena. Sono d'accordo con te, Giusy: "niente sarà come prima". Di fronte a noi ci sono solo due strade: quella, purtroppo improbabile, della rinascita, e quella, molto probabile, dell'autodistruzione. La colpa o il merito saranno soltanto nostri. Non del Padreterno, non di Madre Terra. Non della Destra, non della Sinistra. Non del Virus. Non di Diavoli e Santi che non esistono, perché i Diavoli e i Santi siamo noi, sempre e soltanto noi. Il Visibile siamo noi e l'Invisibile pure. La morale kantiana non è convincente, perché è prettamente razionale e non tiene conto della battaglia che incendia l'animo umano, dove Ragione e Spirito si contendono il campo, nemici fraterni tra di loro. Affinché non sia vana la morte dei tanti che stanno cadendo sul campo, occorre prendere in mano la nostra esistenza e fare tesoro delle sonore lezioni.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Franco Campegiani
da aggiungere al commento che segue
Eliminaquesto mondo ferito con trepidazione, seguendoli fin dove possibile con amore. Un abbraccio.”
Baci
Giusy
Cari Amici
RispondiEliminagrazie dei vostri sempre gentili e interessanti commenti che arricchiscono sempre la riflessione. Se credo nella denuncia che i versi nel loro piccolo cercano di propagare non sono del tutto pessimista perchè credo nelle giovani generazioni essendo con loro a contatto. Proprio qualche giorno fa abbiamo assistito , io e i miei studenti, a un convegno online dal titolo ECoScienza Europa e loro hanno una forte Coscienza ambientalista...A loro consegniamo
RICEVO E PUBBLICO COMMENTO COMPLETO:
RispondiEliminaCari Amici
grazie dei vostri sempre gentili e interessanti commenti che arricchiscono sempre la riflessione. Se credo nella denuncia che i versi nel loro piccolo cercano di propagare non sono del tutto pessimista perchè credo nelle giovani generazioni essendo con loro a contatto. Proprio qualche giorno fa abbiamo assistito , io e i miei studenti, a un convegno online dal titolo ECoScienza Europa e loro hanno una forte Coscienza ambientalista...A loro consegniamo questo mondo ferito con trepidazione, accompagnandoli con amore fin dove possibile…Un caro abbraccio a voi e al nostro Nazario. Giusy