Roberto Casati
APPUNTI E CARTE RITROVATE
Recensione di Enzo Concardi
Ha
ben ragione Nazario
Pardini, nella prefazione, a definire “un canzoniere d’amore” quest’ultimo
libro del poeta di Vigevano Roberto Casati: un canzoniere d’amore immerso
nei meandri del tempo e della memoria, un canto ininterrotto per la donna
amata, unica e sempre al centro dei suoi pensieri. Le liriche della
pubblicazione sono state suddivise in tre periodi: Diario di viaggio (1988-1999); Carte
disperse (2000-2016); Carte ritrovate
(2017-2020). Tuttavia dobbiamo ritenerla una mera divisione formale,
poiché il libro è sostanzialmente monotematico e non vi è difformità né
stilistica, né contenutistica fra le tre parti. Altra caratteristica esteriore
delle “carte” di Casati è la mancanza di titolo in tutte le composizioni
(tranne una, dedicata Ad Alessandra),
ed è una scelta azzeccata, dal momento che egli ci racconta liricamente e senza
sosta un unicum – quindi non frazionato o frazionabile da titolazioni –
che comprende le fasi, le emozioni, le pulsazioni del cuore e dei sensi, i
ricordi, le reciprocità della sua intensa relazione amorosa. In tale viaggio
sentimentale egli reitera spesso taluni termini evocanti luoghi, scenari,
attrazioni femminili che sostanziano i suoi vissuti psicologi nell’incontro con
l’altra persona: paesaggi marini, ambientazioni lunari e notturne, incanti
della memoria, momenti affettivi ed erotici, (‘cuore’, ‘baci’, ‘labbra’, ‘seno’,
‘gambe’, ‘occhi’ …). E sono ovviamente tocchi di poesia che nascono dall’originale
e personale ispirazione romantica dell’autore. Trovo azzeccata anche la scelta
del verso breve e delle liriche monostrofiche, queste ultime in tutta la prima
e la seconda sezione, tranne poche eccezioni, mentre nella terza sezione c’è un
ritorno ad una metrica più tradizionale. Azzeccata perché i sentimenti non
richiedono prolissità nella loro manifestazione, ed immagini sobrie, contenute,
sintetiche ma illuminanti riescono meglio a comunicare il sentire del poeta:
così è la scrittura del nostro autore, che spesso fa intuire, rimanda alla
fantasia del lettore, vela le espressioni … costruendo un tessuto ritmico
armonico, di leggerezza danzante e mai debordante.
Vi
sono momenti negli “appunti” del poeta in cui prevale la dichiarazione
esplicita del suo amore, ed altri nei quali la trama sentimentale s’appoggia
maggiormente su una problematicità emotiva,
che svela il modo in cui egli sente e vive sinceramente le sfumature e
le intensità di ciò che prova nei confronti dell’amata, mai statiche e sempre possedute
da un dinamismo stimolante. I primi momenti sono più facilmente individuabili
perché appartengono alle cifre della convinzione e della chiarezza e ne
ricordiamo i più evidenti, a partire dalla lirica d’apertura del libro che ci
indirizza subito sul cammino che incontreremo: “Sono io Dragut il corsaro /
quello che per amore / ha attraversato l’ultima notte di vento / su una
passerella / da sempre sospesa tra le tue isole” (* pagina 13). Il poeta
annuncia il suo ‘canzoniere d’amore’. Poi l’unica poesia intitolata Ad
Alessandra: “Ci sono regali / desiderati una vita / che non arrivano mai /
e poi ci sei tu che, / arrivata trentuno anni fa, / sei diventata il regalo /
desiderato di ogni giorno”. Il poeta ringrazia la dea bendata del regalo più
grande: l’amore. Poi il colpo di fulmine dal quale una storia infinita è
iniziata: “... // Da quando per la prima volta / ho visto i tuoi occhi e mi
sono innamorato” (* pagina 67). Infine l’impegno a non terminarla mai: “ … per
essere pronto / domattina ad amarti ancora di più” (* pagina 76).
Ecco
ora le liriche a chiaroscuri, ad ossimori, enigmatiche: “Ti guardo sorridere /
e capisco / di essere dentro al tuo cuore / ma fuori dal tuo tempo” (* pagina
14). E via via altre dove lei è contemporaneamente vicina e lontana, approdo e
naufragio. Poi quelle della passione, dove l’amore è complicità, erotismo
appena accennato ma intuibile (naufragare dentro di lei, sfiorare il seno, il
sapore dei baci, l’impertinenza degli sguardi e delle gambe …), richieste
aggressive e dolci (graffi e carezze). Infine gli scenari ambientali:
prevalgono luoghi geografici esotici dove il mare è musa ispiratrice in
sintonia con la sua adorazione dell’elemento di Poseidone e Nettuno, dove le
spiagge di Isla Negra, Capo Horn, Gibilterra, torri di guardia, lune e maree,
fanno da corona al viaggio da sempre cercato: attraversare la vita insieme a
lei.
Enzo Concardi
Roberto Casati, Appunti e carte ritrovate, pref. Nazario Pardini, Guido Miano
Editore, Milano 2020, pp. 88, isbn 978-88-31497-31-2.
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