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Gian Piero Stefanoni, collaboratore di Lèucade |
FORSE IL FREDDO QUEL SEGNO DEL CUORE
per mia
moglie Anna
Forse il freddo quel segno del cuore,
quella mancanza di ossigeno attorno agli occhi.
O forse la lotta del corpo con ciò che muta,
col suo mutare nel giorno in cui l'autunno
fa il suo ingresso.
Sono solo oggi amore e io so che è questo
se l'assenza del tuo respiro mina la vita.
IL BACIO, ANNA
Boccheggi come un pesce in cerca di respiro
porgendo avanti e indietro le tue labbra.
Più bianca adesso, ancora chiedi,
ritorni indietro,
hai negli occhi il
dilatarsi del fremito alla nascita,
dell'uomo e della donna
quel sogno tra le braccia che ora ci unisce.
Anna: il dolore è fuori e dentro il suo nome Gian Piero, e lei resta parte integrante della tua esistenza come un soffio al cuore... Leggerti è commovente, ogni sillaba scava solchi nell'anima e la storia del vostro amore è simile a un vapore rilasciato nell'atmosfera e pronto a insinuarsi in ogni fibra del tuo e del nostro essere. Strazianti le note dei ricordi. Ed è tristemente vero che prima di tornare al grande grembo si ha 'negli occhi il dilatarsi del fremito alla nascita'. Vorrei poterti dire, caro amico, che Anna non è mai andata via e tu non sei solo anche se ti manca la presenza fisica, lo sguardo, il sorriso, la voce. Se esiste un posto dove continua a vivere è accanto a te. In altra dimensione, ma con lo stesso infinito amore. Incarna 'quel sogno tra le braccia che ora ci unisce'. Hai una sensibilità speciale, ho letto le tue liriche con le lacrime e ho scritto continuando a emozionarmi moltissimo. Sei Poeta di ogni Storia e la tua vita è la più intensa, palpitante e ricca di pathos. Ti stringo forte.
RispondiEliminaNon trovo parole giuste di commento per questi versi di dolore e di amore... solo una lettura d'anima , per comunicare idealmente con l'animo del Poeta.
RispondiEliminaUn abbraccio, Edda Conte.
Grazie infinite cara Maria e cara Edda di cuore per la vostra partecipata commozione e lettura. Ma voglio subito sgombrare ogni fraintendimento. Anna infatti è più viva che mai! La mancanza di cui parlo nel testo è quella relativa ad una dinamica di viva che per forza di cose in tempo di Covid ci tiene lontani e a singhiozzo (lei infermiera, io con qualche difficoltà di salute che necessita prudenza). Sono imbarazzato per aver suscitato apprensione. Ma ciò dimostra un animo il vostro ricco di amore e di tenerezza. Grazie, vi porto nel cuore.
RispondiEliminaGian Piero caro,
Eliminami unisco a Edda nel porgerti le scuse per l'equivoco. Lunga vita ad Anna e abbi cura di te! Mi addolora che non possiate stringervi quanto vorreste, ma è importante resistere e andare avanti, consapevoli che siete l'uno nel cuore dell'altro e anche nei nostri. Hai un'anima squisita. Ti stringo ancora....
Sono molto felice di questa risposta alla nostra partecipazione e dunque partecipiamo alla gioia .
RispondiEliminaComplimenti comunque per le due bellissime e commoventi poesie.
Auguri e cordialità,
Edda Conte.
Grazie ancora Edda e Maria, vi abbraccio caramente..
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