mercoledì 11 novembre 2020

EMANUELE ALOISI: "NOSTALGICA VEGLIA"

Nostalgica veglia

 

Emanuele Aloisi,
collaboratore di Lèucade

In tempo di pace la morte non fa rumore

e i denti non digrignano

nella diastasi delle mascelle

ma nella guerra c'è l'eco e sono chiusi

gli occhi: così imbrattati di ossi-

di vernici anemiche

non scorgono brandelli ovunque

persino a fianco, dove un amico non è un uomo

nessuna logica ha un nemico dentro

e dal silenzio della carne non provengono

parole

per scrivere di vita.

 

 

2 commenti:

  1. Caro Emanuele, v'è un'eco ungarettiana in questa lirica di rara ardente forza espressiva. Per l'esattezza mi ha ricordato "Soldati" e anche se tento ogni giorno di evitare il termine 'guerra', perché prevede l'implicazione dell'uomo, la colpa, leggendoti non ho provato sentimenti di paura. Sono scesa sul tuo tappeto di versi, ho camminato a piedi nudi al tuo fianco, convinta che 'nessuna logica ha un nemico dentro', che la tua rabbia affonda le radici nella stanchezza... Resto accanto a te, amico Poeta, che stimo da tanto e ti soffio aliti di speranza nel cuore affaticato, sicura che da versi come questi esce l'artista, caro a noi tutti, capace di 'scrivere di vita'. Un abbraccio forte e complimenti!

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  2. Grazie prof. Pardini e grazie Maria, commosso per le tue parole, la tua sensibile capacità di comprendere la guerra di cui parlo. è una poesia che ho scritto di getto, come quasi sempre mi capita di scrivere, e in seguito a un'occasione. In questo caso, dopo la recente visita di alcuni politici negli ospedali per rendersi conto, ora, dello stato di guerra in cui ci troviamo. Ho pensato a mio padre e quanti sono morti prima, o dopo il mese di marzo e sono stati già dimenticati. Peccato che non avvenga quando si è in tempo di pace, peccato che ora non ci si accorga della necessità di ritrovarsi amici e di trovare un nemico con cui fare i conti, ciascuno in ognuno di noi: quella logica della colpa che l'irrazionalità mette a tacere. C'è davvero bisogno di pace comunitaria, di un'altra politica, per imparare a scrivere nell'interesse degli altri e della loro vita. Un abbraccio Emanuele Aloisi

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