mercoledì 11 novembre 2020

GIOVANNA DE LUCA: "INEDITI"

BETULLA

 

Io amo la betulla

le sue foglie leggere

che danzano gialline

nell'aria di novembre

e come vanitose ballerine

mostrano al sole scarno

che nulla importa loro

se la sua luce non è

quella d'estate, perché

dal bianco tronco le agita

la linfa, sì che il cielo tra

l'onda della chioma

sempre diverso appare.

 

Io amo la betulla

che facilmente freme

a un refolo soltanto,

ma grande ti sorride

se esplode nel suo verde.

 

© GdL

 

 

Natale Pandemia

 

Le luci di Natale sopra le strade vuote.

Uomo, fatto d'ombra e speranza,

le dure pietre portano dei secoli

le impronte, si aprono alla luna

nelle piccole strade, e le parole

trattenute nelle case dai tempi

sono un sussurro nella città deserta.

Tu cammini sopra i tuoi peccati e guardi

in alto ai lumi , tra  sgomento e magia.

Se la morte si riveste di lampade e di oro

è per mostrare la tua anima nuda,

su solitarie strade, tesa al supremo.

 

2 commenti:

  1. Giovanna cara, ci hai allenati a poesie di altissima levatura e non ti smentisci. La prima lirica in settenari alternati a un magnifico endecasillabo, è inno alla Natura, alla betulla per la precisione, pianta resistente agli attacchi degli insetti e agli urti dei venti. E'il tuo miracolo poetico, la creatura vivente che consente ai tuoi versi di levarsi alti fino ai suoi venticinque metri e di donarci una chiusa allegorica che tocca l'anima. L'altra poesia, dalla cifra stilistica ineccepibile, è affresco del Natale che ci attende, L'individuo, che s'identifica con Colui che scelse di farsi uomo per salvarci, sembra davvero la creatura buona e soprattutto nuova che attendiamo. Tu infondi speranza, mia cara... Ogni sillaba scandisce una verità nuda e verissima e io resto intrappolata nei tuoi versi come insetto in una goccia d'ambra. Se gli individui ti leggessero con il cuore... sarebbero 'tesi al supremo'. Un cantico indimenticabile, Giovanna. Ti sono grata, ti stimo, e ti stringo.

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  2. Veramente belle le due liriche di Giovanna De Luca.
    La prima è una danza di foglie dorate, nella luce pallida dell'autunno, ma anche una promessa di verde in una nuova stagione.
    "Natale Pandemia" descrive l'atmosfera che stiamo vivendo ora, guardando stupiti e sgomenti le luci natalizie che stanno adornando "le strade vuote".

    È la sensazione che vive ora l'uomo, solo, messo in Croce, che attende con paura ma anche con speranza una nuova Natività salvifica.

    Congratulazioni e un caro saluto
    Loredana D'Alfonso

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