martedì 11 maggio 2021

CLAUDIO FIORENTINI: "CHIMERE NOSTRE", DI ISABELLA CARACCIOLO


Chimere Nostre, di Isabella Caracciolo

Claudio Fiorentini,
collaboratore di Lèucade

Un romanzo atipico che viaggia tra teatro, narrativa e saggistica, un po’ border line e un po’ bivalente, o meglio, bipolare, dato che tratta proprio di questa malattia. È scritto straordinariamente bene, del resto l’autrice ci ha già abituati a una prosa di alto livello. In quest’opera l’alternanza tra parti narrate e parti teatrali rende il libro maggiormente fruibile e ne alleggerisce la lettura. Non si può dire che questo sia un libro per lettori occasionali, di fatto non è una lettura facile, ma proprio per questo può invece risultare appassionante per i lettori forti. La parte narrata, caratterizzata da una quasi mancanza di descrizioni e di dialoghi, è prevalentemente dedicata ai pensieri dell’io narrante e ne segue il flusso entrando nel dettaglio delle sinapsi. Diversamente, la parte teatrale è perfetta e si legge con avidità. Nella parte narrata, Filippo, affetto da disturbo bipolare, inizia ad esplorarsi fino a dare libero sfogo al suo disturbo. Anche i genitori ne sono affetti, ma se il padre, che ha una personalità esplosiva, si manifesta in sbalzi di umore e alternarsi di euforia e depressione, la madre sembra una donna dimessa, ma allo stesso tempo di una forza ineguagliabile, che si scopre a mano a mano che si va avanti nella lettura. Filippo sta scrivendo un’opera teatrale su Torquato Tasso, e questo lo porta a studiare con attenzione tutte le sue biografie. Questi suoi scritti si alternano alla parte narrata del romanzo e rivelano una quasi patologica simbiosi tra l’autore e il poeta. La lettura risulta diventare un continuo scavo nella mente del protagonista, e anche nelle sue incertezze, sino a diventare un’indagine nel disturbo bipolare. Ma non solo. Altri aspetti rendono il libro, che comunque è assai consistente, un’opera di profondo interesse: l’indagine sulla vita, e sulla follia, de Tasso, e la non continua, ma significativa allusione a temi esoterici: i tarocchi, le premonizioni, le visioni, tutto partecipa a rendere Filippo un personaggio di estrema complessità. E questo libro si può tradurre nell’indagine di questa complessità attraverso lo scavo nel pensiero e nelle reazioni, a volte imprevedibili, del protagonista, che è anche l’io narrante. In conclusione, si tratta di un ottimo libro che non si legge per l’intreccio della trama, ma per l’intreccio dei pensieri, e per la scoperta di un mondo di cui si parla poco. Adatto per i lettori forti.

Claudio Fiorentini

 

5 commenti:

  1. Grazie a Claudio Fiorentini, "lettore forte", per la sua analisi attenta e approfondita del mio romanzo! Isabella Caracciolo

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  2. Grazie a Claudio Fiorentini, "lettore forte", per la sua analisi attenta ed approfondita del mio romanzo. Isabella Caracciolo

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  3. Grazie a Claudio Fiorentini, "lettore forte", per l'analisi attenta ed approfondita del mio romanzo! Isabella Caracciolo

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  4. Grazie a Claudio Fiorentini, "lettore forte", per l'analisi attenta ed approfondita del mio romanzo. Isabella Caracciolo

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  5. Grazie a Claudio Fiorentini, « lettore forte », per l' analisi attenta e approfondita del mio romanzo. Isabella Caracciolo.

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