LA LIRICA SI ADDICE AGLI UCCELLI
Gian Piero Stefanoni,
collaboratore di Lèucade
La
lirica si addice agli uccelli
e agli
oggetti, al loro eterno passare,
al
loro eterno gridare.
A noi
anche stasera è dovuta la Storia
nel
comando che distingue,
nell'omertà
che oltraggia.
Per
questo gli oggetti e gli uccelli restano,
per
dire dove siamo, chi siamo
se la
terra è nei piccoli cieli
e la vita va da nuvola a nuvola.
Il sì
è nudo al bussare
del
millennio nei cortili.
Gian Piero mio, in questi versi sei fuso con la sublime realtà degli stormi, sei uno di loro, e vai 'da nuvola a nuvola'. In realtà prendi atto di quanto gli uccelli incarnino la poesia, siano Poesia, come infiniti altri miracoli poetici del mondo naturale, e restituiscano a noi uomini la dimensione della purezza incontaminata e anche del compito che siamo chiamati a svolgere. Riesci a dipingere un mondo capovolto, nel quale 'la terra è nei piccoli cieli'. Per rispettare la vita che ci è data in dono dovremmo ricordare quanto è importante il rispetto verso le creature che la popolano. Versi di un lirismo assoluto e di impegno civile... Straordinari! Grazie di tanto dono e un forte abbraccio.
RispondiEliminaGrazie a te cara Maria del dono del volo condiviso per piccoli e grandi cieli sopra piccole e grandi terre... e grazie al dolce Nazario ci dilata alla luce.. Buona domenica a tutti
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