sabato 1 maggio 2021

MAURIZIO DONTE LEGGE: "MARISA COSSU"


COMMENTO STILISTICO DI MAURIZIO DONTE

Maurizio Donte,
collaboratore di Lèucade

"Ella ridea da l'altra riva dritta": inizia così, con una citazione dell'Alighieri, la canzone breve di Marisa Cossu, risultata Vincitrice della ottava edizione del Certamen Apollinare della Pontificia Università Salesiana in Roma. Un canto musicalmente armonioso, quello di Marisa, che scorre da un endecasillabo all'altro per le rive fluide di un ridente ruscello di parole, dimostrando l'uso sapiente dell'enjambement che l'aiuta nel suo percorso compositivo.

Ma al di là delle note tecniche, del dire che la sua canzone breve è costituita da quattro quartine a rima alternata e di un distico finale, discorso magari ostico ai più, mi piace soffermarmi su alcuni passaggi della sua poesia.

Splendido l'incipit: i tre versi che fanno da contorno alla citazione iniziale sono assolutamente degni del sommo Dante (l'inserimento nei propri componimenti di citazioni di grandi poeti comporta sempre il rischio di perdere qualcosa, al paragone). Ma la cara Marisa, penna di alto valore, non scade al confronto, anzi, mantiene lo stesso tono, aulico e solenne del primo autore.

Prosegue poi narrando l'importanza del sorriso nella vita, tema di per sé non semplice davvero da descrivere, tenendo conto delle avversità che quest'ultima comporta. Ma il sorriso è necessario, è la risposta corretta anche nel dolore, pure facendosi violenza per andare avanti, per reggere l'impatto dei marosi, degli avversi venti durante la nostra navigazione che conduce, per chi crede, al porto sereno eterno del Paradiso.

Maurizio Donte

 

Il sorriso

(canzone breve)

(Cit. Dante Alighieri, Divina Commedia, Purgatorio, Canto XXVIII)

“Ella ridea da l’altra riva dritta”

e si mostrava al pulpito fulgente

stella infuocata che, nel sole inscritta,

serena nell’attesa era splendente.

Il riso nato dall’interno cuore

all’uomo venne in dono, unica e sola

forma creata dall’eterno Amore,

scintilla già pensata. E ne consola

l’anima spersa e vuota nel cammino

dell’esistente, della vita il pianto;

il riso è segno del soffio divino

e il Poeta ne scrive nel suo Canto.

I chiarori e i notturni sono, infine,

le antinomie che l’anima riunisce

sulle sponde del fiume, sul confine

dove il sorriso è scelta che stupisce:

è il sale dell’umana condizione,

del viaggio faticoso accettazione.


Marisa Cossu

 

6 commenti:

  1. Caro Maurizio, mi piace non poco questo esternare il tuo pensiero sulla poesia di M. Cossu. Ora che credo di conoscerla poeticamente (anche se non sono per niente bravo in metrica come te) confermo la sua bravura di poetessa "alta". Ma è altrettanto brava in poesia non in metrica ove mi confronto più volentieri. In ambedue le forme poetiche percepisco la Sua pacatezza, morbidezza del dettato che ne denuncia la sua personalità, il suo essere mite ed accogliente nei confronti di tutti. Pertanto non stupisce, anzi è conseguenziale il suo essere sempre ai primi posti nei vari e veri concorsi poetici come quello di Roma (Salesiani) e quello di Itri curato da P. Stefanelli. Un Caro saluto a Te e un partecipe complimento a Marisa. Pasqualino Cinnirella

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  2. Mi compiaccio di questa nota critico-estetica dell'amico Donte riguardo alla stupenda composizione della notissima poetessa Marisa Cossu, recentemente premiata con il massimo riconoscimento , che tutti noi condividiamo.
    Complimenti ai due Artisti, entrambi miei carissimi amici.
    Edda Conte

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  3. Carissimi amici, Maurizio, Pasqualino, Edda, vi ringrazio per esservi soffermati su questa mia canzone. Siete gentili e mi donate attimi di grande entusiasmo e stimoli a proseguire sulla strada della poesia. Ringrazio con stima ed affetto tutti voi. In particolare mi ha commossa la nota di Maurizio Donte al quale mi unisce una forte intesa spirituale ed estetica per quanto riguarda il poetare secondo le forme di una metrica che non vuole arroccarsi in modelli superati, ma che si avvale della tradizione letteraria come sapere e valore. Maurizio con la sua perizia tecnica , la sua cultura, il suo grande cuore di poeta e le doti umane, costituisce per me un esempio di bella scrittura poetica. È un mitico costruttore di versi, di significati e significanti, meritevole della più elevata stima. Sono particolarmente lieta che abbia trovato il tempo e il sentimento per proporre in questo spazio prestigioso, il suo bel commento che mi onora.
    Grazie ancora
    Marisa Cossu

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  4. Splendido omaggio a una Poetessa che spicca in talento, versatilità poetica e umiltà. Grazie, Maurizio, con questa recensione dimostri tutto il tuo sapere tecnico e il tuo desiderio di scavare nello slancio creativo dell'Autrice. E ci riesci perfettamente, dando alla lirica della Poetessa l'interpretazione più commovente. Un'elegia del sorriso, del gesto che "è il sale dell’umana condizione,/del viaggio faticoso accettazione".Un gesto che se fosse più diffuso renderebbe il mondo meno grave e greve. I versi di Marisa chiedono agli uomini di andarsi incontro, di capirsi, di stringersi... Vi ringrazio entrambi. Sono incantata e abbraccio voi, Pasqualino, Edda e il nostro Condottiero con tutto il cuore!

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  5. ma che bravo anche n veste di critico il nostro Donte...complimenti marisa e scusa se non scrivo altro, con il braccio ingessato non posso.

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  6. Lidia e Maria carissime,
    vi ringrazio per l'affetto e per la lettura. Siete amiche stupende. Auguro a Lidia di guarire presto. A Maria un abbraccio e un caro saluto.
    Marisa Cossu

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