ESTER
CECERE. SGUARDI. Collana Viola. 2020
ALBERTO
ALTAMURA. DONNE DI TARANTO. POESIE E CANTI. 2020
Mi
sono giunti oggi, 26-4-2021, due libri ben fatti, per copertina, quarta, veste
grafica, e composizione; due libri che invogliano alla lettura e a sfogliare le
pagine per capire qualcosa di più di Ester Cecere, dalla sua indefessa
propensione alla scrittura, non solo poetica, di cui ha già dato risultati veramente positivi, in base ai
risvolti critici ottenuti, ma anche in quello
narrativo. E lo dimostrano questi due testi che, con positura
prosometrica, ci abbracciano fino ai
brividi della schiena per la loro scioltezza e musicalità. Veniamo a noi: Ester
Cecere. Sguardi. Collana viola. 2020.
Il testo porta la introduzione della scrittrice, che in chiusura così scrive:
“… Data la vastità e la complessità degli argomenti affrontati, non ho
certamente la pretesa di avere detto niente di nuovo né di averlo detto meglio
dei tanti, alcuni anche molto autorevoli, che si sono espressi in merito.
Tuttavia ritengo che più numerosi siano i semi sparsi, maggiore sia la
probabilità di vedere le piantine!...”. Segue una prima parte di racconti: Navigazione difficile, Aiutiamoli a casa loro…, L’istruzione dei
pesi in guerra, “Muri” e “piazze”, fino a La decrescita eviterà alcuni effetti
negativi del consumismo?. Racconti e riflessioni che dimostrano la
versatilità dell’autrice sia in campo sociale che in quello prettamente
letterario. Una scrittrice eclettica che riversa tutta la sua esperienza
lavorativa nei brani che scrive, dimostrando tutta la sua profondità speculativa, filosofica,
sociale e umana. Il testo continua il suo percorso con una silloge di poesie in
cui Ester si trova più a suo agio, in un
campo fecondo per la sua arte scritturale.
Parte II, Poesie. Da Fiume alla foce,
da Come La marea, fino a Burqa
sull’anima, sembra di respirare aia
di mare e di tempeste, aria di silenzi marini e di burrasche, in un linguaggio
netto, maturato con anni di impegno nell’arte poematica, dove il nocciolo sta
tutto nella parola, nel verbo, nel lessema, in cui si racchiude e si reifica
l’anima di una scrittrice volta al bene e al cuore di una società che vorrebbe
migliore. Il libro si chiude con la postfazione a firma di Giuseppina Rossitto,
curatrice della Collezione e della Collana Wiola.
Nel
secondo testo: Donne di Taranto. Poesie e
canti. Editrice Scorpione. 2020, sembra
proprio che la Nostra sia affezionata al genere letterario del Prosimetro, dato
che anche qui, dopo la prefazione a firma di Alberto Altamura, il libro si
dilunga su biografie di donne che con il loro amore per la poesia e per
l’insegnamento, si sono fatte spazio in letteratura: da Rosetta Baffi a Myriam
Pierri. Ogni autore/trice è accompagnato da una piccola silloge che rivela,
ognuna a proprio modo, sicurezza e autonomia, indipendenza e scioltezza
compositiva si a livello di pathos che di logos. Il tutto è arricchito da
disegni stilizzati di Myriam Pierri, che denotano una certa propensione
all’arte grafica e una certa finezza nel delineare schizzi di volti e figure.
Nazario
Pardini
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