Ricevo dalla
cara amica Lietta “ Cartoline Abruzzesi” di Giorgio Manganelli ( suo padre ),
grande intellettuale, giornalista dell’Espresso, del Corriere della Sera,
critico cinematografico e appassionato viaggiatore. La scrittura mi ha
preso il cuore e la mente, lasciandomi sbigottito. “Meno di un’ora di macchina
separa l’Abruzzo da Roma. Tuttavia il viaggiatore ha la sensazione acuta di
qualcosa di distaccato, anche estraneo. (L’aria e i monti d’Abruzzo. G.
Manganelli dal Parco d’Abruzzo. Corriere della sera )”Ho letto con grande
partecipazione, e riletto, il libro di suo padre ” Le cartoline abruzzesi”. Una
scrittura affascinante, per semplicità e schizzi raffiguratvi. Per dire la
verità il libro l’avevo messo da parte, poi l’ho ripreso e me lo sono riletto
tutto di un fiato, restandone affascinato per la carica
scritturale, la verve esemplificativa, e l’ontologica analisi; la padronanza
del linguaggio e soprattutto quella di dipingere paesaggi e paesi; un
vero manuale del viaggiatore da tenere con noi per apprendere come è che si
scrive. Ci sono dei punti cui mi sono riletto più di una volta il
brano perché ho provato un piacere indicibile.
Ti ringrazio, cara amica
Nazario
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