Segnalazione.
È appena uscito lo
speciale della rivista letteraria POESIA (n°278, gennaio 2013) dal titolo Vite
di Poeti, numero storico, edito per festeggiare i 25 anni di pubblicazione: è un numero
davvero da leggere e da conservare, degno di storia. Vengono presentati 100 POETI, con una buona rappresentanza
femminile ( Saffo, Vittoria Colonna, Gaspara Stampa, E. Dickinson, A.
Achmatova, Sylvia Plath, A. Sexton….) Lo schema imparziale di presentazione è uguale per tutti, da Dante a Yeats: due pagine- una per il
ritratto storico, una per il campione esemplare delle loro poesie- , una foto (
dove è possibile) che li riporti al loro vissuto, alla loro realtà storica. Stupiscono e affascinano alcuni nomi trascurati dalla
letteratura: Johanes Bobrovski che visse la drammatica storia di confine tra
Russia Lituania e Polonia durante la seconda guerra mondiale, quella storia di
sciagure e di colpa dei rapporti tedeschi con l’oriente europeo, oppure Ghiannis Ritsos, il cui Ulisse cerca un porto
multiforme, l’oltre, o Matsuo Bashō, il viandante che si concentra scrivendo haiku, Mao Zedong, poeta, con il
suo titanico impegno storico e
rivoluzionario legato al suo popolo… È un universo fantastico che non dimentica mai la storia e
le sue contraddizioni, come il grande Esiodo o Omero, raccontati da E. Savinio,
che sa riportarci con efficacia e competenza alla controversa questione omerica
oppure alla storie complesse di libri come quelle di Lee Masters, l’autore di
Spoon River, o di Pasternak e del suo contestato premio Nobel, raccontateci da
M.G. Calandrone, oppure la tragica poesia di Isabella di Morra, che si lega
alla situazione storico-politica meridionale o di U. Foscolo, dall’esilio ricorrente
e costante, ricordati da F. Favaro. Viene nel contempo
sottolineata l’originalità e la forza
poetica di grandi Autori da D. Berra,
che spazia tra uno splendido contemporaneo Ted Hughes e un Rūmi, il derviscio
vagante, il mistico persiano del XIII° secolo. Grande puntualità e
precisione poi nella ricostruzione biografica ad opera di S. Ramat che si
cimenta con personaggi del calibro di Gozzano e Montale. Non mancano personaggi eccezionali ed eccentrici, solitari e
disperati, stravaganti e provocatori, senza una Casa poetica in cui
riposare definitivamente, come Campana, Trakl, Lautreamont, Vallejo e Gottfried
Benn… È un numero davvero speciale, imperdibile, che ha la forza
di spingere anche un lettore distratto ad innamorarsi di quella misteriosa ed
indefinibile Dea che parla con voci alterne e discordi, vicine e lontane,
quotidiane e filosofiche, che è la
Poesia.
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