Sogno di guardarti
Claudio Vicario |
Sogno di guardarti ascoltando
un adagio,
l’aria è più fredda, cadono le foglie,
la pioggia batte sul davanzale,
non sento il profumo del tuo corpo.
Ho voglia di gridare il tuo nome, gridarlo
così forte da aprire uno squarcio nel cielo,
svanire dentro la tua anima, annullarmi,
percorrere un sentiero e fermarmi
per guardare un fiore, le nuvole che corrono,
di andare incontro al sole che tramonta
e sentire il vento sul viso, di fuggire lontano.
Com’è bello questo vento che corre
per inseguire un sogno inafferrabile,
per cercare di sfuggire al pensare:
pensare non serve al tramonto incipiente
quando si vive un sogno impossibile
e si respira il tutto e il niente.
Una musica dolce e poi il silenzio
nell’attesa dell’attimo, di un suono fugace,
di un brivido che ci coglie fra onde luminose
quando ci si è persi nell’oceano
dei mari interni, dei silenzi inespressi
aspettando il momento su l’ali di una nota
sospesa su una frontiera dove sfidarsi
tra maree grigie e scintille infiammate,
tra ceneri ardenti per ogni dolore,
e lì naufragare, morire per amore.
l’aria è più fredda, cadono le foglie,
la pioggia batte sul davanzale,
non sento il profumo del tuo corpo.
Ho voglia di gridare il tuo nome, gridarlo
così forte da aprire uno squarcio nel cielo,
svanire dentro la tua anima, annullarmi,
percorrere un sentiero e fermarmi
per guardare un fiore, le nuvole che corrono,
di andare incontro al sole che tramonta
e sentire il vento sul viso, di fuggire lontano.
Com’è bello questo vento che corre
per inseguire un sogno inafferrabile,
per cercare di sfuggire al pensare:
pensare non serve al tramonto incipiente
quando si vive un sogno impossibile
e si respira il tutto e il niente.
Una musica dolce e poi il silenzio
nell’attesa dell’attimo, di un suono fugace,
di un brivido che ci coglie fra onde luminose
quando ci si è persi nell’oceano
dei mari interni, dei silenzi inespressi
aspettando il momento su l’ali di una nota
sospesa su una frontiera dove sfidarsi
tra maree grigie e scintille infiammate,
tra ceneri ardenti per ogni dolore,
e lì naufragare, morire per amore.
Claudio Vicario
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