Marisa Cossu
SINTOMI POETICI
Recensione di
Giuseppe Ruggeri
Quali sono i “sintomi”
della poesia? Sembra su questo interrogarsi Marisa Cossu
alla quale la pratica psicopedagogica ha insegnato la ricerca dei segni arcani
della vita in mezzo ai detriti del tempo. Sintomi
poetici è, di fatto, un florilegio di versi articolati in soluzioni
metriche differenti, tutte puntualmente riportate in calce ai singoli brani.
Così scorrono sotto gli occhi di chi ormai, per forza di cose, ne ha smarrito
la sana abitudine sonetti, distici elegiaci, asclepiadei e financo acrostici
che raccontano la visione poetica della nostra. Una visione ispirata da una
Natura onnipresente che assurge la pietra – “corpo ruvido/ cuore inaridito,
sempre immobile” a potenziale destinataria “di una speranza, forse, che lo
illumini”. Mentre gli uomini, viceversa, quando sono ormai “corpi spogliati/
naufraghi nell’iperbole dell’io” seguono il destino delle nuvole che “salgono
chiare in cielo/ iridi senza volto/ accumulate in albe evanescenti”. Uomini
entrati ormai “nella notte/ dove giace memoria/ delle cose perdute, spinte nel
buio, in angoli di strada,/ da un vortice stellato dove vola/ quel che resta
del giorno”. Tra cui, per fortuna, anche la poesia.
Giuseppe Ruggeri
Marisa Cossu, Sintomi poetici,
prefazione di Nazario Pardini, Guido Miano Editore, Milano 2022, pp. 92, isbn
978-88-31497-84-8, mianoposta@gmail.com.
Ringrazio di cuore Giuseppe Ruggeri per la bella densa recensione alla mia silloge "Sintomi poetici". Con acuta intuizione ed acribia egli ha còlto i tratti ssenziali della mia scrittura poetica, svolgendo i nodi logici e picologici del mio sentire in queste liriche. Sono altresì riconoscente al carissimo Prof. Nazario Pardini per quanto scritto su questo libro e per l'ospitalità offerta alle belle note critiche che via via vengono pubblicate. Un salutoo cordiale ed affettuoso
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