GLI ALBERI:
AMICI GENEROSI, RADICI DELLA NOSTRA STORIA
Ricordi e poesie di Paolo Bassani
La visita di Papa Francesco
ad Assisi mi ha fatto ritrovare una mia poesia di molti anni fa, dedicata
all’olivo (dai suoi frutti nasce l’olio purissimo che alimenta la fiamma del
poverello d’Assisi).
La poesia intende essere un
omaggio all’albero simbolo della
nostra civiltà; della nostra cultura civile e religiosa.
ALL'OLIVO
Non
cerco
alberi
solenni
che
non lasciano
filtrare
il sole,
ma
alla tua ombra lieve,
umile
olivo,
lieto
mi adagio
e
finalmente queto.
Seguo
la tua vita
ricurva
e saggia
vestita
d'anni
e
di licheni,
i
tuoi rami:
braccia
protese e mani
nell'offerta
al cielo
di
minute stelle
tenere
d'argento.
Benedetto
sei, mio olivo,
tu
che perenne
all'autunno
sopravvivi
e
nell'inverno
concedi
doni;
tu
che proclami
il
bene della pace
e,
di olio purissimo,
mistico
ravvivi
la
fiamma di Francesco,
e
ogni giorno segni
la
fronte della vita
che
nasce
e che rinasce.
Il
prossimo mese, novembre, è forse il
periodo più malinconico dell’anno. Gli alberi, che desolatamente si spogliano,
sembrano condividere questa vaga tristezza. Eppure, non tutti sanno (anch’io
l’ho scoperto non molti anni fa) che proprio a novembre c’è un albero che
fiorisce espandendo un dolcissimo profumo che rincuora, quasi portandoci un
preludio della futura primavera.
NOVEMBRE E IL NESPOLO FIORITO
Grigia
si fa l'aria
e
corto il giorno,
velo
di malinconia
la
pioggia su volti e nomi,
depresso
il cuore dispogliato.
Resta
solo la memoria
unico
legame col passato
e
la paura di vederla
scomparire
nella nebbia.
Ma
quando l'inatteso profumo
d'un
nespolo fiorito
s'alita
nell'aria,
quando
si discopre
una
foglia sempreverde
che
non cade,
allora
già s'annuncia
barlume
di speranza
oltre il tunnel.
Oggi, una legge “gentile” recita di piantare un
albero per ogni bimbo che nasce. E’ una vera “rivoluzione”di comportamento: un
tempo si piantava un albero per onorare la memoria di un “caduto”, ora si invita a piantare un
albero per ogni vita che nasce. Possa l’uomo in futuro innalzare soltanto
alberi come inno alla vita, perché la guerra è bandita per sempre.
UN BIMBO, UN ALBERO
"Per
ogni bimbo che nasce
un
albero sia posto":
legge
gentile,
primula
di luce
d'un
sereno volo,
freschezza
di rugiada
sul
lieto annuncio
appeso
all'uscio.
Così
ogni uomo
avrà
un albero fratello:
eguale
dono
per
ogni vita eguale
in
dignità e speranza.
Crescere
insieme
nella
luce
sarà
l'augurio
e
sentirsi uniti
in
un fraterno abbraccio.
Finalmente!
in ogni terra
più
non sia l'albero deposto
in
triste rimembranza
di
uomini caduti,
ma
solo e per sempre,
inno
di gioia
alla vita che rinasce.
Paolo Bassani
Mi complimento con Paolo Bassani per queste tre poesie che danno vigore alla speranza. La simbologia dell'albero è quanto mai idonea allo scopo: radici salde nella terra e chioma che s'alza verso il cielo.
RispondiEliminaSoltanto così la vita rinasce.
Sandro Angelucci
Ringrazio sentitamente.
EliminaPaolo Bassani