Umano baccano
Quando fosse svanita anche l’ultima impronta
sentiranno la nostra mancanza
l’ infinito e le stelle?
Sentiranno l’ assenza
del nostro infantile baccano
e di tanto agitarci scomposto sul palmo del caso?
E' finito il bel sogno che un tempo eravamo.
L 'universo ne avrà del sollievo
ma un solo rimpianto.
il rammarico tipico
di un paradiso sprecato
Quanto a ciò che
si dice ci abbia creato
se ci amò fu in silenzio
e con troppo distacco
Proverà
come morda
ascoltare un tacere
per sola risposta
Proverà quanto costa.
specchiarsi nell’eco dell’eco di un nulla
Solo l’uomo
fu quasi divino
nel suo crudo destino
di essere solo
Da quel dì come lui più nessuno.
Quando fosse svanita anche l’ultima impronta
sentiranno la nostra mancanza
l’ infinito e le stelle?
Sentiranno l’ assenza
del nostro infantile baccano
e di tanto agitarci scomposto sul palmo del caso?
E' finito il bel sogno che un tempo eravamo.
L 'universo ne avrà del sollievo
ma un solo rimpianto.
il rammarico tipico
di un paradiso sprecato
Quanto a ciò che
si dice ci abbia creato
se ci amò fu in silenzio
e con troppo distacco
Proverà
come morda
ascoltare un tacere
per sola risposta
Proverà quanto costa.
specchiarsi nell’eco dell’eco di un nulla
Solo l’uomo
fu quasi divino
nel suo crudo destino
di essere solo
Da quel dì come lui più nessuno.
Grande poesia. Complimenti Anita Menegozzo!
RispondiEliminaClaudio Fiorentini
Anita è una poetessa di altissimo livello, che non cade mai nei luoghi comuni, nelle banalità. Vola con i suoi versi in alto, molto in alto, fino al timore di quel 'paradiso sprecato'. E' l'abito per le nostre coscienze,ed è anche provocazione, sfida, per noi credenti. La poesia ha il compito di scuotere le fronde dell'anima, di allestire paesaggi diversi, di stimolare l'uomo a dare e darsi risposte. Ho letto molto di questa donna straordinaria e continuo a ringraziarla, perchè osa, consapevole di farlo, affidandosi a un raro senso del timbro e della melodia.
RispondiEliminaCon affetto.
Maria Rizzi