Claudio Fiorentini, collaboratore di Lèucade |
Il 6 agosto di 71 anni fa, a guerra
finita, gli occidentali salutarono con il segno di vittoria quello che forse fu
il peggiore dei crimini contro l'umanità. Da allora non si può dire che abbiamo
avuto pace. Certo, si è tentato di costruire l'Europa, un sogno e un ideale
meravigliosi. Ma fuori dall'Europa, dagli US, dalle Nazioni ben alimentate,
cosa succedeva? Guerre di cui non si è parlato molto perché ci riguardavano
poco. Eppure il nostro PIL (e, in parte, il nostro benessere), oltre che dallo sfruttamento
di territori (spesso non nostri), dipende dalla progettazione, costruzione e
vendita delle armi... E allora, mi chiedo, come possiamo parlare di pace? Si
dovrebbe partire da un profondo esame di coscienza, credo, e poi da un
autentico rifiuto della guerra in tutte le sue forme... i pazzi esisteranno
sempre, ma se non gli diamo pretesti per far del male, forse saranno isolati.
Non parlo di religione, parlo di pazzia, e di questa pazzia furono malati anche
quelli che, con un bacio a "little boy", approvarono e portarono a
termine il piano che portò sui cieli del Giappone l'Enola Gay, un gigante
battezzato con il nome della mamma del suo comandate e pilota. E ancor più
pazzi furono quelli che non impararono la lezione e decisero guerre a tavolino
per risanare il PIL, fregandosene delle conseguenze, e ben sapendo che i loro
militari, spesso, si divertivano a giocare con un videogame, forse
inconsapevoli del fatto che le bombe e i proiettili erano veri. Del resto, si
sa, un soldato deve obbedire anche se uccide uomini come birilli.
Finché al mondo ci saranno dei pazzi
che porteranno avanti queste strategie, ci sarà una controparte più subdola,
intangibile quasi, che seguirà l'esempio del più forte e, incapace di prendere
di mira i grandi pazzi, rovinerà la vita a molti innocenti e giustificherà
frontiere, disgregazione, isolamento, muri e filo spinato. Noi non dobbiamo
cedere, non dobbiamo cadere nelle trame tracciate dalla nostra storia malata.
Il razzismo non deve vincere, l'odio non deve governarci, nonostante l'economia
non sia fatta di pace (ma di armamenti, petrolio, ricerca del benessere...)...
E se ci chiediamo "come si fa, visto quello che succede?" insistiamo, cerchiamo la nostra via, ribelliamoci alle basi della storia del mondo che sono crudeli e sanguinarie... dobbiamo farlo, dobbiamo scrivere a chiare lettere che l'amore e la tolleranza sono valori inalienabili, e affinché lo siano devono essere praticati con costanza e convinzione da tutti.
E se ci chiediamo "come si fa, visto quello che succede?" insistiamo, cerchiamo la nostra via, ribelliamoci alle basi della storia del mondo che sono crudeli e sanguinarie... dobbiamo farlo, dobbiamo scrivere a chiare lettere che l'amore e la tolleranza sono valori inalienabili, e affinché lo siano devono essere praticati con costanza e convinzione da tutti.
Come sempre è un onore essere su queste pagine... Grazie Lèucade, grazie Nazario!
RispondiEliminaClaudio
Caro Claudio,
RispondiEliminacome si fa a non condividere il tuo intervento? Solo che devi inventare un' altra
denominazione al posto dell'aggettivo e/o sostantivo più ricorrente nella tua Riflessione. Chi detiene il potere Economico, e di conseguenza quello Militare, non è pazzo!!! Ma è... Normale! Sano! Lucido, Equilibrato. Sarebbe più facile contrastarne l'azione se fosse: Squilibrato, Demente, Mentecatto, Scemo, Maniaco, Psicopatico, Paranoico, Schizofrenico, Alienato(come vedi ho scomodato tutto il vocabolario).
Tra poco uno di questi fantomatici pazzi diventerà Presidente degli Stati Uniti. E diranno che è
eccentrico, stravagante, scriteriato ed anche un pò fanatico.
Ti saluto caramente,
Ubaldo de Robertis