Serenella Menichetti, collaboratrice di Lèucade |
CHISSA’ SE L’ONDE
Chissà se pure l’onde
bramino cieli calmi,
dove specchiarsi.
Quando appena increspate
godono dell’astro.
bramino cieli calmi,
dove specchiarsi.
Quando appena increspate
godono dell’astro.
O quando piatte
in coltre di cristallo,
si raggruppano.
A celare i segreti del mare.
in coltre di cristallo,
si raggruppano.
A celare i segreti del mare.
Ma la tranquillità
è fuggevole attimo
che presto si dissolve
nella spuma.
è fuggevole attimo
che presto si dissolve
nella spuma.
E s’alza l’onda e s’adira
A volte con furia
il cielo graffia.
Annaspa fino a ferire.
E a rimaner ferita.
A volte con furia
il cielo graffia.
Annaspa fino a ferire.
E a rimaner ferita.
Lacera vite.
Ed urla.
E piange.
Poi, un istante
si quieta.
Ed urla.
E piange.
Poi, un istante
si quieta.
Anche la vita
come l’onda urla.
E proprio come l’onda
affonda.
come l’onda urla.
E proprio come l’onda
affonda.
E percuote, col suo bastone.
A volte in vita lascia il corpo
Ma straccia l’anima.
A volte in vita lascia il corpo
Ma straccia l’anima.
E la quiete a cui anelavi:
presto, si fa chimera.
presto, si fa chimera.
Serenella Menichetti
DA "FIORE DI LOTO"
La sublime lirica di Serenella descrive quello che io amo definire con un ossimoro 'il mare quando brucia'...
RispondiEliminaNei primi versi evoca il grande Charles Baudelaire:
"Uomo libero amerai sempre il mare/ il mare è il tuo specchio / contempli la tua anima / nello svolgersi infinito della sua onda"... Di fatto è poesia che crea un'intensa, originale allegoria con l'esistenza e con i suoi cicli strazianti. Simili a quelli che attraversiamo ora. L'Autrice nei versi che aprono l'opera si chiede se anche 'l'onde bramino cieli calmi in cui specchiarsi'. E io le rispondo con infinita tenerezza che l'onde amano il loro destino, non saprebbero vivere in perenne risacca, l'uomo è fautore dei propri danni, ma troppo spesso si appoggia alla scuola del lamento, non alla cultura della dignità, della testa alta. Noi possiamo e dobbiamo costruire 'la quiete a cui aneliamo', l'onda che descrivi con tocchi magnifici, ha bisogno di ruggire...
Ti stringo forte.
Maria Rizzi
Grazie Maria per la tua attenzioe.
RispondiEliminaSerenella Menichetti.
Una poesia che si allarga su orizzonti marini e vi proietta il bisogno di pace e di tranquillità che il movimento incessante delle onde accende in noi, naufraghi e Pellegrini.
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