Franca Donà, collaboratrice di Lèucade |
Lino
D’amico presenta la sua poesia “Il tempo di ieri”, usando il delicato e
malinconico linguaggio che lo contraddistingue, fatto di fruscii crepuscolari
e sospiri alitati con struggente
musicalità. Versi soffusi di
eterea malinconia, ma anche da bagliori e visioni nuove, di mattini da
attendere ancora con occhi colmi di stupore, cogliendo l’attimo sublime. Una
sorta di contrapposizione fra il
temporale e l'eterno questo labirinto di pensieri, in cui è facile smarrirsi,
sognare, lasciandosi cullare da miraggi evanescenti. La consapevolezza
di un presente transitorio, in cui lo spazio del tempo vissuto è un bagaglio
immenso di ricordi, e il domani è una ricerca inconscia di sogni, forse
d’illusioni imbrigliate in una bolla di tempo, che lasciano l’autore smarrito, quasi profugo, in questo
spazio senza età, in cui la poesia resta l’isola felice a cui approdare.
Il tempo di ieri
Inattesi barbagli
stropicciano la notte
tra ritagli di
confusi ricordi di ieri,
poi, pare tutto si disperda
nel languore
itinerante di bisbigli
e nel flebile
alitare di sospiri.
Domani, nuova
soglia di attimi,
riccioli d’albe e
di crepuscoli
nella ricerca
inconscia
di un diario
intonso d’illusioni
che ricamano
miraggi evanescenti.
Eteree ombre,
fantasmi senza sogni,
imbrigliano le
bolle del tempo,
in un fatuo
labirinto di pensieri
e mi lasciano
profugo ed inerte,
nel varco ignoto di
spazi senza età.
Ringrazio l’amica Franca che, ancora una volta, mi ha
RispondiEliminadimostrato affetto, simpatia e pazienza nel leggere i
miei versi dedicando loro il Suo pensiero critico.
A mio avviso, il piacere di vivere l’attimo fuggente di
una sensazione è fatto di cose a volte impercettibili e,
scrivere versi, porta inconsciamente al piacere di
esprimere emozioni, dipingere sentimenti, far volare la
fantasia, cercare, forse, di svelare l’imprescindibile.
Tutto ciò, alla mia verde età, mi concede il dono di
apprezzare ogni alba che nasce ed ogni crepuscolo
che accompagna il sole a dormire.
Sono oltremodo grato al Prof. Nazario, al quale
esprimo i sensi della mia stima, per la benevolenza e
l’amicizia di cui mi fa sempre dono e gli sono
riconoscente per avermi nuovamente concesso
l’opportunità e l’onore all’ambìto approdo allo scoglio
di Leucade.
Cordiali saluti
Lino