Annalisa Rodeghiero, collaboratrice di Lèucade |
Ho scritto una poesia
che mi è tanto cara per il mio Sergente della neve, Mario Rigoni Stern. La
poesia nasce come risposta ad una domanda dello scrittore, mio conterraneo,
sull'amore. I versi di Stern sono incisi su pietra e si trovano nella piana di
Marcesina sull'Altopiano di Asiago, ora devastata dalla recente alluvione e
dalla furia del vento. Invio una foto con le
parole di Mario Rigoni Stern messe poi in esergo ai miei versi:
LA SLITTA DEL SERGENTE
e dentro l’anima è sudario
sugli abeti crocifissi,
una risposta Mario te la vorrei dare.
Vedi, la speranza è proprio là
seduta sopra quella slitta nella piana imbevuta
della luce che tu sai, bianca di neve.
Lassù dove il piano si connette al
monte
e valli e cielo versano grumoso latte,
voglio ancora immaginare
sguardi innamorati di bellezza
sotto la luna ammantata a sposa.
Allora sfumano lente in albe
tutte le notti del mondo
perché sotto quella luna piena nella
piana
la poesia non muore e tu lo sai
-Sergente-
fino a quando esisterà
anche solo un uomo sulla terra
e la terra dentro occhi innamorati.
Bella come tutto quello che la poetessa scrive. Mi permetto, molto modestamente, di commentare con queste mie brevi parole
RispondiEliminaLA PRIMA NEVE
FU, la mia prima neve, quell'anno in cui moristi.
Dietro il vetro, appoggiata gelida la fronte,
guardavo i fiocchi come lacrime rigonfie
e pensavo al mondo intero,
sepolto sotto le nevi secolari.
Stupendamente bella da rileggere mille volte........
RispondiEliminaBella, Annalisa. Buona giornata.
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