mercoledì 21 novembre 2012

Poesie di Paolo Pietrini



       
Paolo Pietrini, nato a Lerici (SP) nel 1937, pensionato, già funzionario direttivo Poste Italiane. Laureato in lettere. Studioso di storia moderna, membro della Deputazione di Storia Patria delle Province Parmensi, autore di saggi editi sull’organizzazione dei servizi postali negli Stati pre-unitari italiani. Ama da sempre la poesia che ritiene autentica espressione dell’umana  resistenza all’eterna barbarie socio-culturale. Numerose sue poesie sono pubblicate in raccolte, antologie, siti internet, riviste e giornali ed hanno ottenuto premi e riconoscimenti di prestigio (oltre settanta) in diversi concorsi nazionali ed internazionali. 

Paolo  Pietrini     
Indirizzo:  19126  La Spezia,  Viale  Italia  342  -  tel.  0187 510033  -  e-mail:  paulpierre@libero.it
                              
                                Sorsi di storia

Racconta storia d’uomini
la vigna che hai piantato,
la vite che hai potato,
il grappolo che hai colto
e l’uva  che hai pigiato,
il vino che matura nella botte.
Rammenta storia d’uomini     
l’impegno, il sacrificio
e l’esperienza, l’arte lavoro,
il senso e la sapienza.
Raccoglie storia d’uomini    
il gusto secco e l’aroma
fruttato, profumo intenso
e colore ambrato. 
Storia d’amore e d’allegria
affoga nel bicchiere
la tristezza ma insegna
ad ognuno la misura, addita
la saggezza e la pazienza  
la cultura in un sorso.  
   
Paolo  Pietrini    



Leggi  la  vita

Ti ho incontrato nella saggezza        
del padre che leggeva la sconfitta 
e accendeva l’impegno
nei giorni teneri della speranza. 
Eri il passato che frequenta
il presente e sorride al futuro.
Eri la storia ed io non lo sapevo:
mi dicevi fraternità!
 
Ti ho trovato nella sapienza         
del maestro che leggeva il rigore   
e affermava il rispetto 
nei giorni giovani della scuola.
Eri la storia ed ora ti sentivo:
mi dicevi giustizia!  

Ti ho raccolto nella battaglia                                      
dell’uomo che leggeva la dignità  
e combatteva il sopruso   
nei giorni maturi del confronto.
Eri la storia ed ora ti capivo:                        
mi dicevi uguaglianza! 
 
Ti ho smarrito, cinico e deluso,
nei giorni sofferti del tramonto,
avvolta da omissioni e falsità
figlie d’affari che inventano
il passato, ingannano il presente
e spengono il futuro.
Eri la storia ed ora lo sapevo:                               
mi dicevi verità!   
 
Non è facile trovar la verità
se prima non denudi le veline  
del coro mediatico che canta
il trionfo d’affari e ipocrisia e dice
vero il falso e tace il vero.
Tu lo gridavi, storia sofferente:      
cerca la verità, leggi la vita. 

 Paolo  Pietrini    





La Storia non si ferma

     Torna nudo il passato                               
                    dalle nebbie diradate,            
lo riveste il presente                                 
                   sulle rive senza tempo           
e consegna al futuro                                   
                    memoria e menzogna.             
La Storia ripete paziente
                    per i suoi figli distratti
che piangeranno domani
                   e discende il suo corso
nel solito letto sconvolto
                   fra argini vecchi rifatti. 
Rivolo lento, insistente,
                   poi torrente impetuoso  
balza a destra, sinistra  
                    fin che incide la pietra.   
Ora fiume limaccioso
                  si fa piena d’improvviso, 
straripa e tutto travolge,
                   s’impaluda e si spegne.  
                          Ma l’alba già riaccende  
             il giorno che non torna
                          degli eroi senza nome
             che ancora si ritrovano
                          per costruire insieme
               un mondo senza eroi.
La Storia non si ferma.         


                                Paolo  Pietrini           

7 commenti:

  1. Già conoscevo le alte qualità letterarie di Paolo Pietrini e non mi sorprende quindi di ritrovare in questi tre significativi brani poetici i valori che lo contraddistinguono. Sono tratti di poesia non banale che poggia sempre su concetti di sostanza, su osservazioni delle vicende concrete della vita e -simultaneamente- su sentimenti di finissimo profilo, esposti con grande delicatezza ma con altrettanta forza di incisione. Vi si scoprono anche matrici di nobiltà d'animo, un respiro ampio e un velo di mestizia struggente che mai però valica il confine del pudore. E poi la ricca descrizione della natura che, nei timbri di Pietrini, si sprigiona in tutti i profumi, le colorazioni e i particolari precisi per delineare lo sfondo che circoscrive magnificamente ogni scenario dei suoi testi. Chi ha avuto il privilegio e il piacere di intrattenersi personalmente con Paolo Pietrini, potrà infine convenire che le sue opere rispecchiano perfettamente le doti di composta raffinatezza, sensibilità e signorilità proprie di questo eccellente Autore.
    Fabiano Braccini, Milano 26novembre 2012

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  2. non ho competenze per giudicare la metrica di Paolo Pietrini.
    Posso invece esprimere un giudizio sui contenuti. Paolo Pietrini cerca un modo mite, appunto poetico, per evidenziare i mali di un presente che necessiterebbe di un neologismo per essere aggettivato nel suo intreccio di ingiustizia, ferocia e volgarità. Però in fondo anche lui lo sa: non saranno le sue poesie ma, presto o tardi, la giusta violenza di una moltitudine umiliata a ripulire il Paese da politici cialtroni (il più osannato mi sembra facesse la cresta sulle spese di viaggio, quando era parlamentare europeo), da pennivendoli prezzolati, sindacalisti collusi, ministri aquartierati unitamente a marito e figli nelle comode pieghe del pubblico impiego che fanno le prediche a quanti, privi di santi in paradiso, devono arrabbattarsi in lavori precari. In più, quale ipocrita tributo alla società dello spettacolo, mentre ti sodomizzano.....piangono.

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  3. le bellissime tre poesie del poeta Paolo Pietrini, ricordano con una certa crudezza la vita passata con tutte le avversità presenti, le fatiche da superare con pazienza e coraggio, necessari per godere di qualche briciola di felicità, mai duratura, ma capace di rendere sopportabile un futuro incerto e nebbioso.
    In "sorsi di storia" viene rappresentata l'esaltazione della dura vita di un agricoltore tesa a raggiungere un prodotto sempre migliore che in questo caso è il vino, capace di dare tanta euforia a tutti.
    Nella poesia "leggi la vita" essa è una storia infinita, spesso triste e ingiusta ma non si puo' fermare e va sopportata con coraggio, e ci guiderà verso un futuro piu' sereno.
    Nella "storia non si feram" essa ha una vitalità incontrollabile, puo' fare danni enormi, sognare l'amore e rendere tristi, ma va seguita con fermezza e senza illusioni, sperando di superare traumi e cogliere attimi di felicità
    manuela bigotti pisa 02/12/2012

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  4. Leggendo queste poesie abbiamo notato le doti culturali di Paolo Pietrini, in cui notiamo una grande passione per la storia e descrivere, con uno stile poetico, il presente ingiusto in questa società.
    Marco, Aulla

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  5. Le poesie di Paolo Pietrini esprimono un desiderio insaziabile di vera democrazia e giustizia sociale per tutti gli uomini di questa terra, che pero' tutto cio ' sembra quasi un sogno irragiungibile.
    La storia ci ha insegnato che da quando e' nata la terra(la natura si e' sempre mossa con un equilibrio perfetto) l'unica nota stonata e' stato la venuta dell'uomo, che con la sua bramosia di potere ha sempre seminato odio e morte in tutti gli angoli di questo pianeta.
    UGO LA SPEZIA 26/12/2012

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  6. Non saprei che commento esprimere su una persona che con ciò che esprime e scrive ( si commenta dasolo ). con le sue medesime poesie.
    sono ammirato e commoso
    F.C.

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  7. La poesia è anche "educazione", oltre che "emozione" e queste tre opere di Paolo Pietrini trasmettono emozioni così forti da tradursi in rabbia per la verità di ciò che esprimono e l'impotenza che ci aggredisce nel leggerle. E' da qui che inizia l'"educazione"! quando l'impotenza non è una vuota attesa dell'inevitabile ma è così aggressiva da costrigerci a contrastarla, a non poterla più tollerare, a reagire, insomma! Ma le tre opere di Paolo Pietrini ci indicano anche il modo di reagire: crescere culturalmente e la prima crescita culturale è quella di saper leggere e la storia è la prima lettura a dover essere approfondita. Solo se non permettiamo di mistificare la storia, non permettiamo alla facilità di assorbire notizie "guidate" di vincere sulla difficoltà dell'impegno a vedere dietro l'apparenza "delle veline del coro mediatico" possiamo sperare che la democrazia degli idioti diventi democrazia reale.
    A.P. Merano

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