Primavera
Chissá quanti altri fiori nasceranno prima
dell'arrivo dell'estate,
oltre queste primule odorose gialle e
viola.
La natura sorride alle creature del
mondo,
lo sanno le farfalle che fanno il
girotondo sulle aiuole fiorite.
Lo sanno le rondini che tornano ai loro
nido sotto i tetti,
e lo so io che ripongo nei cassetti
sciarpe e guanti
per l'autunno che verrà.
Elena de Robertis
21/03/2016
10 anni
Genuina, schietta, arrivante, invasiva e persuasiva. La semplicità della parola aiuta non poco a esporre i sentimenti ai benefici della natura. Una simbiotica fusione che alimenta la coscienza del Bello; quel Bello demandato a salvare un mondo, che gli uomini fanno di tutto per perdere. E' lì la sua salvezza, nella semplicità che ci circonda, nella spiritualità di quelle farfalle, nel volo di quelle rondini. Fermarci un po' ad ammirare il creato, la sua superba umiltà significa ricuperare quella parte sana di noi che abbiamo smarrita.
RispondiEliminaLeggo con vera commozione e penso che la Poesia si concede a chi vive in simbiosi con il creato ed ha una sensibilità capace di trasmetterne i più genuini sentimenti. Brava Elena ! Il buon giorno si vede dal mattino. Ti mando un bacio. Edda.
RispondiEliminaNon esiste età per essere Poeti, esiste età per sentire la vita, per vivere in armonia con essa, per indossare le stagioni, le emozioni, per donarle come bouquet di fiori. E' arrivata la primavera... indipendentemente dal clima! E' arrivata con i versi di velluto di di una bimba, che inizia la sua lirica con i versi:
RispondiElimina"Chissá quanti altri fiori nasceranno prima dell'arrivo dell'estate,"
che si prestano alla grande allegoria dell'esistenza. Prima dell'estate della vita sbocceranno altre creature... Antica quanto il mondo questa metafora, ma bello poterla applicare alla poesia di una bimba, che vive ancora nel limbo della purezza, nel sole dell'innocenza... e spera che il male sia sempre altrove.
Ringrazio Elena, fiore di speranza in un giorno particolare come questo e spero che i suoi versi siano d'auspicio a una primavera dei popoli... Un bacio a Ubaldo.
Maria Rizzi
bellissime intuizioni , per niente da bambina, anzi, è la poesia che deve sempre mantenere il suo "io bambino" , l'amore per la natura e le sue creature .E chiedere che cosa ci riserverà domani ( Chissà...) questa bellezza in continuo mutamento, con una curiosità intensa e matura , esprime un animo sensibile che promette un futuro pieno d'amore e di consapevolezza. Tanti tanti auguri, cara Elena
RispondiEliminaRiporto un commento inviato a me, Ubaldo de Robertis, da Cristina Lastri tramite e-mail :
RispondiElimina"Poesia fresca, di una bambina dai sensi ben aperti e lo sguardo attento verso la natura e le stagioni che scorrono. Grazie Elena per questo tuo sentire poetico che spero coltiverai...
Cristina Lastri"