- Vernacolo fiorentino e dialetto
veneziano: un amore appassionato per il dialetto. A ragione il giovane
poeta E. Taddei coglie la forza espressiva avvincente del dialetto,
la sua capacità di entrare nelle corde comunicative più vivaci, sottili, più
incisive. Amare il dialetto è anche un modo per amare l’uomo nel presente e nel
passato. La condizione umana è infatti interamente una condizione verbale.
La dolce parlata (Lontàn da ti) veneta
ben si presta alla poesia d’amore, nella fase aurorale dell’innamoramento:
“ l’imprimidura dé amór”, l’imaginaziòn dé ti/ có la fazza dé anzelo”e dipana
con dolcezza, tenerezza il tema del rimpianto, il tema della lontananza: un
sogno malinconico “ma stó xe ón insònio”…
Il lavoro metaforico incisivo si
esprime ne I’ conficcato: tramontana che tormenta le ossa
(“Senti la sizza fredda/ che tira, della tramontana…”): freddo, disorientamento,
estraneità, ostilità della natura. Un triste parallelo con la condizione umana
e la vacuità del suo agire, spesso troppo inutilmente immemore (come i’ querciòlo che ho/falcia’o
invano e intaglia’o.).
La vena dolente e meditativa si manifesta
anche nella poesia in lingua: Cosa posso offrirti, domande
implicite ed esplicite, monologo che non attende risposte, che si
scarnifica dubbioso e appassionato inseguendo, in un climax
ascendente che percorre tutta la poesia, il crescendo dell’angoscia: “corpo
straziato/ svuotato”, “visioni in frammenti”, “fantasia delle mani”, “lucida
anima impenetrabile”,” "povera anima insaziabile, …variabile”.
Immagini pregnanti, di grande
comunicatività dolorosa.
Maria Grazia Ferraris
Cosa possa
offrirti
1.
Cosa possa
offrirti,
solo un corpo
straziato
d’inesaudite
richieste
pretese,
svuotato
da ogni ruolo
riconoscimento...
ecco di te,
converso
inestricabile
corpo,
d’interminabili
attese
svanimenti...
e durare su
tutto, àncora
e più:
scoprirsi allentato
scavato, ma
ancora
appeso...
ecco di te, ora come
entrerà nel corpo.
2.
Come possa
custodirti,
estatico corpo
impenetrabile
la mente
visioni in frammenti
d’espressione,
luce che stringe
sulla
possibilità si moltiplica,
niente sfondo e
guida fuori
la sicura
fantasia delle mani:
avvolgendo
ritmi inconsapevoli
di secoli,
aggrappati stringono,
strisciano
attimi dimentichi
e ti rivede di nuovo integro,
indelebile corpo esangue.
3.
Povero corpo insaziabile,
di te non importa già più
la salvezza e ti porterà
come il primo dei doni,
ti userà masticandoti;
lo vedi, è espressione
lo vedi, è impossibile
il rito e rinchiudersi
brucia
solita la rovina,
variabile corpo a fianco.
4.
Cosa possa
offrirti,
solo un’anima
affranta
d’arrossata
necessità
bisogno,
solcata
dagli
appendersi
protendersi...
«ecco Dite»,
concava
impalpabile
anima,
d’assolate
immagini
parole...
e vivere su
tutto, àncora
e più:
liberarsi vincolata
limitata, ma
ancora
sospesa...
«ecco Dite», ora come
entrerà nell’anima.
5.
Come possa
custodirti,
lucida anima
impenetrabile
il cuore
controlli con input
d’adrenalina,
liquido che sale
sull’intelligenza
si ramifica,
nessun freno e
rimane dentro
il filo
dell’eterno amore:
catturando il
culto rivelante
della storia,
svela abbracciati,
perdurano
eternità smisurate
e ti rivede di nuovo integra,
indelebile anima esangue.
6.
Povera anima insaziabile,
di te non importa già più
la maceria e ti
condurrà
come il più
segreto fiore,
ti nasconderà
trapelandoti;
lo vedi, è
spirito
lo vedi, è
possibile
la regola di
misura:
brucia solita la rovina,
variabile anima a fianco.
I’
conficcato
Senti la sizza fredda
Senti la sizza fredda
che tira, della tramontana
ch’entra drento gl’ossi,
mi spampana com-un fiore
di rosa, ‘ndo mi porta
‘un c’è verso di sapere;
senti repente i’ salvàtico
di bosco, quine ‘un c’è niente
che fummina, come lo fusse:
è e sarà pe’ i’ conficcato,
come i’ querciòlo che ho
falcia’o invano e intaglia’o.
Il
conficcato (traduzione)
Senti il vento freddo
che tira, della tramontana
che entra dentro le ossa,
mi spampana come un fiore
di rosa, dove mi porta
non c’è verso di sapere;
senti improvviso il selvatico
di bosco, qui non c’è niente
che fa la colonna di fumo, come lo
fosse:
è e sarà così per il conficcato,
come il giovane cerro che ho
falciato invano e intagliato.
Lontàn
da ti
Nissùn mai come ti ga
svegià in mi la tiradura,
l’imprimidura dé amór,
nissùn pol veder quésto
oramai che ti xe lontàn,
ma quàndo ti xe chìve:
i bàsi longhi tra le labbre
mòrbie son come perle
de luse dorè sóra dé mi.
Da dé volta,
vegni da mi
co’ xe piova.
Él posto indóve xe ti
xe lontàn, ma mi go
él podèr dé abrazzàr
tùto él spazio marìn,
razonzer él tó cuor,
acostar me ón puoco:
ma stó xe ón insònio,
l’imaginaziòn dé ti
có la fazza dé anzelo.
Lontàn da ti,
col pensier vola
l’amór dé nu àltri.
Lontano
da te (traduzione)
Nessuno mai come te ha
svegliato in me l’impressione,
l’imprimitura di amore,
nessuno può vedere questo
ormai che tu sei lontano,
ma quando tu sei qui:
i baci lunghi tra le labbra
morbide sono come perle
di luce dorata sopra di me.
Ritorna,
vieni da me
quando è pioggia.
Il posto dove sei tu
è lontano, ma io ho
il potere di abbracciare
tutto lo spazio marino,
aggiungere il tuo cuore,
avvicinarmi un poco:
ma questo è un sogno,
l’immaginazione di te
con la faccia di angelo.
Lontano da te,
con il pensiero vola
l’amore di noi.
–
NOTA BIOGRAFICA –
ENRICO
TADDEI, fiorentino d’origine, è nato nel 1985 e vive a Castelfranco Piandiscò
(Arezzo).
Si è
laureato alla Facoltà di Architettura di Firenze e ha svolto il ruolo di
cultore della materia all'interno di essa nel corso di Progettazione
dell'Architettura I.
Ha
pubblicato con la community del ilmiolibro.it il libro e l'e-book di racconti Gli
amori dell'altopiano (2013). Il libro ha vinto il terzo premio Franz Kafka
Italia® - IV Edizione 2014.
La sua opera
prima di poesia è in vernacolo fiorentino: Viottole fiorentine (Masso
delle Fate Edizioni, 2014). Tra le sue opere successive l’e-book d’arte La
cacciata de’ diaoli (Youcanprint, 2014) e il primo libro di versi in
italiano Delle favole da durare (Masso delle Fate, 2014). Nel frattempo, continuando a lavorare sui
dialetti italiani, esce una silloge poetica in veneziano Caminàde có ón veneziàn (Edizioni del Faro, 2015).
È in
pubblicazione un saggio, con la casa editrice Bastogi, sul valore poetico dei
testi delle canzoni di Mia Martini dal titolo Mia Martini. Canzoni d’amore - Le parole di una poetessa nel cuore.
Attività di
Scrittore
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