TUTTO
MUTA
Tutto
muta la luce che rideva
sul mare
stamattina i suoi colori
ha variati:
ci manda altri bagliori
la distesa
che prima risplendeva
vivida
ed è nuovo l’incanto e il dono
che ci
giunge col sole del meriggio.
Ma ha
perduto il suo fasto e il suo prodigio;
più non
raggia con trepido abbandono.
Così l’attesa
ch’era nel tuo sguardo
limpida
cede al volo della sera,
la sua
fiamma ha smarrita e il suo splendore.
Ma resta
al fondo intatto lo stupore
per le
chiare apparenze e per l’azzardo
dell’ora
che ti tiene prigioniera.
Elio Andriuoli
Malgrado una rima non perfetta, il sonetto è molto bello e conferma una volta di più la persistente attualità delle forme chiuse. Complimenti.
RispondiEliminaCarla Baroni