Nuovo, ampiezza, meta poesia, presepi di vita e di
fuga; di uomini assenti, presenti in futili giochi di esuli mondi; in giochi di
giorni fuggenti su lastre di marmo; scivolosi nell’aria che odora di morte.
"Questo noi siamo, in fondo, per il tempo che si vive:
figurine di gesso o di cartapesta calate in un presepe."
Nazario Pardini
Tradizione dissacrata
(poesia non poesia, più che altro uno
sragionamento)
Ho
fatto un presepe così grande che ci posso camminare.
Rannicchiata
nella greppia,
accarezzo
il muso del bue e dell’asino, calde uniche verità.
Irriverente
poesia. Ma che poeta è colui che non apprende?
Saperi
scritti a matita:
ho
cancellato il Credo con gomma pane.
Quale
dio distruttore? Quale profeta salvatore?
Che
importa! Ridendo dissacro.
Eppure
mi muovo in punta di piedi,
non
urto pastori, né Magi né cammelli.
Muschio
e farina in montagna,
sabbia
di mare nel deserto,
stagnola
d’argento sul letto dei fiumi,
stelle
di strass nel cielo di carta di riso blu.
Giunge
il quattordicesimo giorno. L’opera è finita. Riposerò.
Il
biblico Signore, compiuto dal nulla l’Universo,
riposò
il settimo giorno.
Sette
giorni a partire da nulla.
Delirio
di onnipotenza nel racconto degli sciamani
o
debolezza di noi uomini ordinari,
incapaci
di creare padreterni e sempiterni altri
idoli?
Forse
dovrei riscrivere il Credo con inchiostro di china.
Lascio
il finto deserto e cammino nella casa,
che
si allarga intorno al presepe in un magico zoom.
Questo
noi siamo, in fondo, per il tempo che si vive:
figurine
di gesso o di cartapesta calate in un
presepe.
Campiamo
in luoghi fragili, creatori di noi
stessi,
miti
caduchi dell’esistenza percepita.
Grandi
mani adagiano, talvolta, qualcuno nella greppia.
©Maddalena
Leali
Genova
Complimenti Maddalena Leali,bella metapoesia del disincanto.
RispondiEliminaComplimenti professor Nazario, grande commento! È un'altra poesia la sua, splendida,: "presepi di vita e di fuga," fino a ."...scivolosi nell'aria che odora di morte.", sincera e necessaria.
Ed ecco perché nasce l'impulso a ricercare bellezza, a vivere la tensione per liberare positività.
Eccola la sua bellezza professore! Grazie,
Rita Fulvia Fazio