Claudio Fiorentini ogni settimana vi proporrà un romanzo da scoprire secondo una sua lettura personale
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Claudio Fiorentini collaboratore di Lèucade |
Molte volte, andando in libreria, i libri dei
nostri contemporanei connazionali non sono proposti, se non pubblicati da
editori molto noti, e purtroppo, non sempre sono opere di qualità, e secondo me
non rappresentano la nostra cultura a dovere. Mi permetto quindi di proporre
qualche titolo di valore, con l’intenzione di, quantomeno, incuriosirvi con
alcune brevi presentazioni di romanzi che non troverete nei negozi, ma che
meritano di essere letti.
Il trentottesimo elefante di
Lucio Sandon è un mélange di romanzo storico e thriller contemporaneo, con in
più un passaggio in Afghanistan. Inizia con il ritrovamento di un pezzo antico
in un bidet che sembra portare sfortuna, e poi si sviluppa nel modo più
imprevedibile, e vite diverse, remote tra loro, si intrecciano unite dalla
lontanissima storia di Annibale a Capua e dal culto di una deità della morte. Un
autentico gioiello scritto con saggia maestria, a più voci narranti, che
accompagna il lettore in un appassionante viaggio dove nulla è rivelato se non
in un finale a sorpresa che giustifica l’avvincente lettura. Il libro può
vantare qualcosa di nuovo, e lo racconta benissimo.
Non c'è niente da nascondere,
Kairòs edizioni, ha vinto il primo premio all'Albero Andronico quest'anno. Un
volume sostanzioso, 400 pagine di ottima letteratura. Si tratta di un libro
ricco di invenzione, scritto con un linguaggio forbito, che ci fa tuffare nel
romanzo classico dove l’ambientazione storica (seconda guerra mondiale e dopo)
fa da contorno a una storia d’amore insolita e a una saga familiare fuori dalle
righe. La lettura è veramente appassionante e il libro merita molto successo.
Nota: i nomi delle autrici riportati in copertina sono i personaggi principali
dell'opera, l’autrice scrive sotto pseudonimo.
Hotel Miniera di Marisa Andalò, è un giallo scritto da mani e immaginazione fuori dalla
norma: una serie di omicidi in Sardegna sono coperti da un velo di mistero,
quasi metafisico. Questo aspetto rende il libro molto più appassionante di un
giallo. Quindi troviamo un commissario che lavora per intuito e con lui
prendono vita i fantasmi del suo passato e antichi rituali in cui neanche
crede, ma... I personaggi vengono presentati gradualmente grazie ai flashback
che accompagnano la narrazione, e la capacità descrittiva dell’animo umano
prende il volo in questo splendido libro di buona letteratura, che supera di
gran lunga ciò che propone il mercato.
La stria di Kastel Ivan, di Annamaria Rizzi, ottimo libro, originale e molto ben curato, la storia di
una “strega” nel trentino del cinquecento, storia di tesori nascosti e
personaggi molto particolari. Non è un “cappa e spada”, ma un romanzo che coglie
le bassezze e le virtù umane senza però esporle a un giudizio sommario. Di
grande valore letterario, linguaggio di classe, privo di incertezze, arricchito
da passaggi in dialetto e in tedesco che accompagnano il lettore
contestualizzando al meglio la fruizione anche grazie a ritmi e sonorità
proprie dell'epoca e del luogo. Merita una lettura attenta!
Claudio Fiorentini
Mi pare un buon proposito quello di C. Fiorentini di farci partecipi delle sue letture e dei suoi entusiasmi.Aprirà il già ricco blog di Leucade alla prosa. Bene, mi fa piacere, così come l'intento di valorizzare chi scrive, e lo merita,senza il sostegno delle grandi case editrici.
RispondiEliminaClaudio, anzitutto mi intriga 'Leucade': quest'isola non lontana eppure remota, non scrivo isolata trattandosi di un'isola, poco frequentata se non sconosciuta nei secoli ma, è scontato, nota a Venezia, oltre che alla madrepatria che finalmente l'ha ripresa nel proprio grembo grazie ad un ponte ...ombelicale, riappropriandosi anche di questo bel nome: Leucade. Sembrerebbe, questa mia osservazione, esulare dal contesto, ma forse non lo è: la Grecia è la base della cultura occidentale; tu divulghi la cultura del presente cercando, divulgando autori meno noti ma meritevoli di essere chiamati scrittori. E questo ti fa onore. La mia riconoscenza non ha fini nascosti. De 'La Stria' mi restano 5 libri.
RispondiEliminaAnnamaria Rizzi
Sei appassionato come sempre. Per ogni libro ci dai poche ma precise intuizioni. Grazie
RispondiEliminaLodevole e culturalmente importante l'iniziativa di Claudio Fiorentini: "ROMANZI DA LEGGERE". Ammettendo che mi piacerebbe leggesse il mio romanzo: L'epigono di Magellano, Edizioni Akkuaria 2012, già presentato in
RispondiEliminahttp://nazariopardini.blogspot.it/2014/12/michele-battaglino-lepigono-di.html
sto cadendo nell'ambizione, mentre dovrei tener conto che le opere che egli proporrà saranno oggetto solo di una sua “personale scoperta.”
Mi scuso, Ubaldo de Robertis
derobertisubaldo@gmail.com
Rispondo oggi, 25 aprile, perché mi sento libera di RESISTERE, ancora e più che mai, alla tentazione di pensare che valga solo ciò che appare, è massivamente ri-conosciuto ed è bello e ricco. Da ex insegnante di italiano e latino e da scrivente trasformatasi -spero-in scrittrice, non cerco la notorietà ma rispetto e stima. Per quello che scrivo e, per chi mi conosce un po' di più e non virtualmente, per quello che sono. Grazie, Claudio, per i preziosi consigli di lettura, che ovviamente rispecchiano il tuo legittimo punto di vista, ma anche l'altrettanto lodevole desiderio di condividerlo.
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