POESIA
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Amica sacra dei miei giorni amari
tu sei, fedele e cara mia compagna
di sofferenze, di gioie, d’amore,
dell’emozioni che l’animo sfiorano
ogni istante del giorno e della notte
insonne, da tormenti ottenebrata.
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Mi specchio in te, mia fida confidente,
e più profondamente
tu affondi in me le tue lievi radici.
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Tu, voce mia, sai dire ciò che l’animo
sente soffrendo o fremendo di gioia.
Tu serbi e rendi eterne le memorie
che nel passato la mente ritrova;
tu vive e colorite le sai rendere
il tempo sconfiggendo con il canto.
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Lo specchio sei della mia vita oscura,
specchio della memoria,
libro perenne d’ogni mia sventura.
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Amica mia, restami accanto ancora
nei giorni buî del mio disinganno,
spente le vaghe illusioni di luce.
Tu, degli affanni mia consolatrice,
con il miele dei versi il mio dolore
lenisci e sana, mio divino farmaco.
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Come aurea pioggia su di me discendi
ad irrorare l’animo
di sereni, amorosi sentimenti.
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dal libro "Echi e sussurri", Firenze 2015
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Non è obbligatorio abbandonare la "scrittura dell'io" a favore di quella del "noi". Ciascuno scrive come l'animo gli detta, a meno che non accetti la massificazione anche nello scrivere e si adegui alla moda del tempo.
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Giorgina Busca Gernetti
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