Giusy Frisina, collaboratrice di Lèucade |
Eterno
gennaio
Se la luna tocca il fondo
E il furore delle stelle ti confonde
Nelle notti del cupo gelo
Non ti resta che aprire un varco nel sottosuolo
E inabissarti nel cuore tiepido del fango
Dove nascono i fiori
E lasciarti andare
Lasciarti andare giù
Precipitare dolcemente
Senza temere più altro che
Un altro te stesso
E ritrovare la pietra di sale
Dove giace la tua luce nascosta
La perla dei fondali
Dimenticata in un sogno
Ora che il mare sembra più
Ora che il mare sembra più
Irraggiungibile
Nell'eterno gennaio
Nell'eterno gennaio
Giusy Frisina (da “Allo specchio”, raccolta inedita)
C'è alcunché di abissale in questi versi che spingono dolcemente, inesorabilmente, verso l'autoanalisi e la conoscenza di se stessi ("la pietra di sale / dove giace la tua luce nascosta"). Quando ci si smarrisce di fronte alle altezze, non resta che immergersi nelle profondità, dove giace "la perla dei fondali / dimenticata in un sogno" (fuor di metafora, il segreto più segreto di se stessi). Se impossibile è comprendere il perché dell'universo, il perché di tutte le cose, limitiamo la nostra indagine alla gratificante e costruttiva - seppure temibile - conoscenza interiore di noi stessi. Sono davvero affascinato da questi versi.
RispondiEliminaFranco Campegiani
Bellissimo il commento di Franco alla tua lirica, Giusy, centrato sul significato più profondo del tuo scendere negli abissi della coscienza e della conoscenza del tuo essere. In questi versi crepita la luce ampia, misteriosa delle verità che si celano nell''altro te stesso', ovvero nella parte di noi che non ci è dato conoscere, ma solo intuire. Un momento di profondità, nel quale non ti vergogni di rompere gli stampi e che si rivela in un'epifania esistenziale... Davvero un'Opera bellissima e originale. Grazie.
RispondiEliminaMaria Rizzi
Grazie a voi Franco e Maria della vicinanza profonda. Ritroviamo noi stessi anche attraverso gli altri, specie se con la vostra sensibilità poetica. Un caro pensiero, con Nazario che gentilmente sempre mi pubblica. Giusy
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