Giusy Frisina, collaboratrice di Lèucade |
NIENTE È COME
APPARE
Mi piace il fondo
Di cui il tuo volto è traccia
La coincidenza non casuale
Che talvolta sorprende
La rosa che si apre nella mano
Il miracolo che non attendi
Il risvolto che rivela
Le vene azzurre dei polsi
La strada bianca che attraversi
Non è l’asfalto nero su cui poggi le scarpe
Il sorriso che regali
Dice molto di più di quel che appare
Ma niente è come appare
Eppure è traccia
Come il tuo volto
Che mi rivela il fondo
Del tuo sguardo
Mi piace il fondo
Di cui il tuo volto è traccia
La coincidenza non casuale
Che talvolta sorprende
La rosa che si apre nella mano
Il miracolo che non attendi
Il risvolto che rivela
Le vene azzurre dei polsi
La strada bianca che attraversi
Non è l’asfalto nero su cui poggi le scarpe
Il sorriso che regali
Dice molto di più di quel che appare
Ma niente è come appare
Eppure è traccia
Come il tuo volto
Che mi rivela il fondo
Del tuo sguardo
Giusy Frisina
V'è qualcosa di pirandelliano nel titolo e, soprattutto nel testo, della poesia della cara Giusy. Un' analisi che può apparire ineffabile e inafferrabile in virtù delle figure retoriche adottate dall'Autrice. La chiusa risolve. Se spesso 'nulla è come appare',
RispondiElimina" Eppure è traccia
Come il tuo volto
Che mi rivela il fondo
Del tuo sguardo"
esiste la certezza di una luce autentica, di un approdo.
La lirica è ben costruita, misteriosa e chiarissima, dolce, come Giusy.
Grazie amica mia, un omaggio che arricchisce il tuo...
Maria Rizzi
Sei anche tu per me una cara amica, Maria, e poi dicono che le amicizie virtuali non sono vere...e invece sono incontri d'anime.. perché niente è come appare. Un abbraccio.
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