Serenella Menichetti, collaboratrice di Lèucade |
OCCHI BENDATI
Adiacente all’entrata della rosticceria:
faccia ambrata, aria dignitosa.
Si confonde con lo stipite
di legno scuro, della porta.
faccia ambrata, aria dignitosa.
Si confonde con lo stipite
di legno scuro, della porta.
Attesa passiva
carica di contenuta rassegnazione.
Senza chiedere, attende.
-Forse la stilla di umanità
che stenta ad arrivare?-
carica di contenuta rassegnazione.
Senza chiedere, attende.
-Forse la stilla di umanità
che stenta ad arrivare?-
La gente entra ed esce senza notarlo.
-Come si può- si ripete Chiara mentre osserva
dal vetro semiaperto dell’auto in sosta.
-Come si può, ostentare questa indifferenza di marmo. -
-Come si può- si ripete Chiara mentre osserva
dal vetro semiaperto dell’auto in sosta.
-Come si può, ostentare questa indifferenza di marmo. -
Nella rosticceria strapiena,
si sfornano miriadi di polli arrosto
e pasta intrisa di salsa béchamel
che di nausea la inonda.
si sfornano miriadi di polli arrosto
e pasta intrisa di salsa béchamel
che di nausea la inonda.
La dignità millenaria, scolpita
sui lineamenti di quel volto,
fa riflettere chi non ha timore di guardare.
.
Scende dall’auto.
Un saluto, un sorriso.
-No, non sei trasparente ragazzo-
Un piccolo aiuto nella mano schiva.
Un sorriso, largo come il sole della sua terra
scaccia il burian, che infuria sul suo collo.
sui lineamenti di quel volto,
fa riflettere chi non ha timore di guardare.
.
Scende dall’auto.
Un saluto, un sorriso.
-No, non sei trasparente ragazzo-
Un piccolo aiuto nella mano schiva.
Un sorriso, largo come il sole della sua terra
scaccia il burian, che infuria sul suo collo.
Quando dagli occhi l’umanità evapora
e l’indifferenza incenerisce il corpo dell’altro.
La cecità è un alibi che ingrassa il nostro ego.
e l’indifferenza incenerisce il corpo dell’altro.
La cecità è un alibi che ingrassa il nostro ego.
L’IO in sovrappeso
è tsunami che ci sommerge.
Indifferenti osserviamo
la nostra umanità spirare.
è tsunami che ci sommerge.
Indifferenti osserviamo
la nostra umanità spirare.
Continuiamo a nuotare
in questo mare di solitudine.
Ignari di recarci danno,
evitiamo l’altro, privandoci
anche del dono di un sorriso.
in questo mare di solitudine.
Ignari di recarci danno,
evitiamo l’altro, privandoci
anche del dono di un sorriso.
Serenella Menichetti
SEME MALIGNO
Parole d’odio scagliate come coltelli
lacerano la carne. Il sangue schizza
e arrossa mare e cielo.
Madre terra intanto continua
a donare bellezza
partorendo piante con la pelle
d’ ogni colore.
C’è chi va contro natura
e preferisce sopprimere la varietà.
Serve ordine.
-Ad ognuno il proprio giardino!-
-Proteggete le orchidee
ed ogni fiore di razza pregiata!
Calpestate pure le margherite.
Relegate i denti di leone
in appezzamenti privi di sole.-
Il male trabocca da calici
riempiti di cattiveria ed egoismo.
Offerti ad ogni uomo per brindare
al proprio esclusivo benessere.
Hanno distrutto i frutti dell’integrazione
dilaniati dalla fresa del potere.
Chi con l’accoglienza, l’aveva seminati,
ha dovuto abbandonare la propria terra.
Oggi che al mercato regalano semi d’odio.
L’amore disinteressato è disvalore
che equilibri egoistici interrompe.
Serenella Menichetti
Cara Serenella, in queste due liriche di impegno civile tocchi il tema dell'indifferenza, che rappresenta uno dei problemi più gravi del nostro tempo. Si diffonde la violenza, 'al mercato regalano semi d'odio', perchè siamo diventati abili nell'arte crudele del silenzio. Anche coloro che non approvano scelgono di tacere. E si tratta, come sottolinei più volte, di una forma profonda di egoismo, di disinteresse verso i nostri simili. I tuoi versi, sanguigni come i passi dei diavoli, cercano di dare risalto ai valori, al sentimento di fratellanza, all'uguaglianza, che sarebbe ribadita anche dalla nostra Costituzione. Ma le "Parole d’odio scagliate come coltelli
RispondiEliminalacerano la carne. Il sangue schizza
e arrossa mare e cielo". E si continua a vivere... se questa può definirsi vita... senza la consapevolezza che non saremo mai salvi.
Ti ringrazio di cuore per queste poesie che danno spunti di intensa riflessione. Raccolgo i tuoi 'semi d'odio' e cerco di bruciarli nel falò dell'amore, ma l'abito che indosso è intriso di egoismo e posso solo far finta di non saperlo.
Un abbraccio a te e al nostro 'Nume tutelare'.
Maria Rizzi