venerdì 26 luglio 2019

ANTONIA IZZI RUFO: "I RACCONTI DI LUCIO I"





Antonia Izzi Rufo esprime in questi racconti tutto il suo bene e tutto il suo fascino per i bambini curiosi, vispi, amorosi, intelligenti, affettuosi simboleggiati nella figura di Lucio I. Rifacciamoci a ciò che scrive nella sua bella prefazione: “Com’è, chi è Lucio?... Lucio è un bambino di due anni e mezzo. Ha un personalino armonioso, perfetto. Ha i capelli biondi, ondulati, gli occhi neri, dolci e vispi, la pelle chiara… Si esprime benissimo e,  incredibile!, quando parla usa termini ed espressioni propri…  se qualcuno lo rimprovera, per qualcosa di cui egli non si sente colpevole, fa il broncio… basta poco a farlo ritornare calmo, sereno, allegro (baci, carezze, abbracci, qualche scherzetto). Io gli voglio bene, tanto bene…  È attratto, in particolare, dall’attività dei pompieri. Gli piace ascoltare racconti, favole, fiabe, fatti realmente accaduti. E non solo, le storielle le inventa e le  narra con molta mimica.   
Quanto sto per raccontare è per lui, per tutti i bambini del mondo.”. Ed è così che si dipanano storie affascinanti e intricanti in un linguismo fluente e scorrevole, paratattico e suasivo. 28 racconti che si susseguono uno dietro l’altro con il ritmo narrativo di una scrittrice adusa alla scrittura;  all’analisi, al verso. Insomma una scrittrice versatile e polivalente, proteiforme che dà tutta se stessa  al mondo della cultura. Da Volare, “per finta”, da L’”eroe”, da Sulla luna, da Il cagnolino, fino a Lucio racconta, a Magia, a La storia di Igor, è un susseguirsi di vicende frutto di una creatività che spazia dai fantasmi ai ladri, dai carabinieri al gatto con gli stivali: una fantasia che avvince e cattura, che inventa e adatta, che scopre e dona, che alimenta e diffonde. 
Questo libro non è solo e soltanto per bambini o ragazzi, ma anche e soprattutto per grandi, disposti ad apprendere le cose buone, semplici, e poeticamente acchiappanti  del mondo dei fanciulli, di quel fanciullino di cui tanto bisogno ci sarebbe in questa terra  troppo adulta.         

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