AMARA TERRA MIA
Sole alla valle, sole alla collina,
per le campagne non c'è‚ più nessuno.
Addio, addio amore,
io
vado via,
amara terra mia, amara e bella...
Cieli infiniti e volti come pietra,
mani incallite ormai senza speranza.
Addio, addio amore, io vado via,
amara terra mia, amara e bella...
Tra gli uliveti‚ è nata già la luna,
un bimbo piange, allatta un seno magro.
Addio, addio amore,
io vado via,
amara terra mia, amara e bella...
RispondiEliminaHo vissuto l'infanzia e la pubertà con Domenico Modugno che 'viveva' tra le pareti di casa. I miei genitori erano letteralmente conquistati dalla sua voce e dai suoi tesi. Devo dire che, tra le tante altre, mi hanno9 lasciato questa eredità.Sono nata con "Piove" mentre imperversava "Nel blu dipinto di blu" e non riesco a trovare un cantante - forse Peppe Fiorello -, che onori nel modo giuso la Voce di Modugno.
La canzone postata è particolare, anche perchè, presenta figure tipiche della poesia: anafore, iperbole, antitesi... Ma soprattutto, in tempi come quelli che attraversiamo, è molo più del testo di una canzone. Sottolinea come negli anni '50 ... e già dal '900..., anche gli italiani erano costretti a lasciare le sue terre 'amare e belle' per trovare lavoro al nord o all'estero. Oggi assistiamo a tani flussi migratori, e, tra gli altri, a quelli delle nostre menti nei paesi europei o, addirittura, negli altri continenti.
La canzone, quindi, è struggente metafora della vita di ieri che torna. Un omaggio importante al cantautore di Polignano a mare e a tutti coloro che continuano a vivere con le valigie e le speranze.
Maria Rizzi