Comunicato stampa
“GIUSEPPE CICCIA. LA SFIDA DI ICARO”
Il mito greco rivive nelle tele e nelle
sculture dell’artista siciliano in mostra
nel Lu.C.C.A. Lounge & Underground
dal 9 luglio al 4 agosto 2019
Chi non ha mai cercato di uscire fuori
dalla prigione ovattata delle convenzioni sociali, di liberarsi dai lacci delle
prassi precostituite e diventare finalmente artefice del proprio destino? Partendo
dal mito greco di Icaro, l’artista
siciliano Giuseppe Ciccia affronta
questa tematica nella mostra personale dal titolo “La sfida di Icaro”, a cura
di Maurizio Vanni, che sarà ospitata nel Lu.C.C.A. Lounge & Underground dal 9 luglio al 4 agosto 2019 con ingresso libero. Per approfondire
i temi e la poetica di Ciccia sabato 13 luglio 2019 alle ore 18,30 si terrà inoltre l’incontro
con l’artista e il curatore.
Le opere di Giuseppe Ciccia sono
l’emblema della libertà espressiva, un puro ritmo di segni, colore e luce, ma al
tempo stesso anche degli stargate dimensionali che ci mostrano nuove ottiche
di percezione della realtà. La sua è una costante ricerca dell’oltre per uscire
dal labirinto della quotidianità e sconfiggere il Minotauro che la abita. “La
leggenda ci insegna – spiega Maurizio Vanni – che il labirinto non può essere
superato e che il mostro non può essere sconfitto se rimaniamo nella loro
stessa dimensione. L’unica azione che può salvare l’uomo-artista è legata a un
processo esoterico che lo conduce a trascendere la realtà narrata. Per mezzo
dei suoi dipinti e delle sue perentorie gestualità strutturali, Ciccia ci
ricorda che la realtà non può essere negata o destrutturata, ma può essere
superata con la forza dell’ingegno, l’imprevedibilità della creatività e la
determinazione delle proprie azioni artistiche”.
La caduta di Icaro e il suo perdersi
nel nulla rappresentano il rischio dell’illimitatezza: un errore fatale quello
di non rispettare i propri limiti. Icaro non ascolta gli avvertimenti del padre
Dedalo e tenta la via di fuga. Visto con gli occhi dell’artista siciliano, il
suo non è tanto un desiderio di immortalità o di confronto con gli dei, ma un
processo di auto-conoscenza attraverso il quale scopre che il labirinto è di
fatto una costruzione della mente, una struttura che rinchiude e inganna per
una falsa idea di libertà che trasmette. “Ciccia – prosegue Vanni – propone
lavori esperienziali, piattaforme emozionali e una fabbrica di ali che
permettono un radicale cambio di prospettiva, un’ascesa verso l’alto per
percepire il Tutto con più chiarezza e per allontanarsi dall’inganno del materialismo
e dei facili successi. La soluzione del labirinto non si trova al suo interno,
ma dentro ognuno di noi. Il progetto di Icaro è geniale perché lungimirante e
possibile: uscire dal labirinto mette a repentaglio i pensieri e le energie
negative (anche se andare oltre i nostri limiti può far sciogliere la cera che
tiene unite le piume delle ali), e al tempo stesso ci offre i beni che hanno
più valore: la libertà e la possibilità di essere artefici del proprio destino”.
Ciccia ci fa capire come ognuno di noi
possa essere Icaro, incarnare la sua ambizione, la sua dedizione e i suoi
insegnamenti scoprendo in sé qualcosa di unico, vitale e prezioso, che non
corrisponde al respiro o al battito cardiaco, ma che abita nel cuore e nella
mente e che nel sogno e nell’estasi si manifesta liberamente: l’anima.
Note
biografiche Giuseppe Ciccia
Giuseppe Ciccia
nasce a Messina nel 1946. Dopo aver conseguito il diploma all’Istituto Statale d’Arte di Messina, si
trasferisce a Firenze dove completa gli studi di pittura all’Accademia di Belle
Arti con i Maestri Gastone Breddo, Giancarlo Caldini, Silvio Loffredo. Dopo la
laurea, consegue l’abilitazione all’insegnamento come docente di Disegno e
Storia dell’arte, Pittura e Anatomia Artistica.
È negli anni ’60
che emerge sul palcoscenico artistico con opere ispirate alla Pop Art anche se
in seguito sarà influenzato dall’Espressionismo
Astratto. Nel 1975 fonda il Movimento artistico denominato “Assurgentismo”, con il chiaro
intento di riportare l’arte al centro della vita, alla sua condizione naturale
intesa come evoluzione dello spirito, e partecipa alla X Quadriennale di Roma “La Nuova Generazione”.
Nel 1983 interviene alla
Mostra Internazionale del Cinema della Biennale di Venezia con
“Immagini/Azioni” delle postcard scelte appositamente per lanciare un
messaggio attraverso un segno pubblicitario estrapolato dall’architettura della
laguna.
Tra le mostre più rilevanti: nel 2002 “Tralci”
presso i Chiostri e la Sala d’Armi della Basilica di S. Maria a
Impruneta (FI); nel 2005 la partecipazione alla Biennale “The Art Card” allo Sharjah Art
Museum, Emirati Arabi Uniti; nel 2006 “Alchimie…
Silenzi e Vibrazioni” alla Galleria del Palazzo Coveri a Firenze; nel
2007 espone al Ming Yuan Art Center e al Wison Art Center di Shanghai, Cina;
nel 2008, in occasione della Fiera del Lusso, espone al Mondo Arte Gallery di Dubai; è del 2009 “Finestra Sul Passato” all’Area e Museo Civico Archeologico di
Fiesole (FI); nel 2013 “Memoria e
Divenire”, retrospettiva 1963-2013 per il 50° di Attività artistica nelle Sale Fabiani di Palazzo Medici
Riccardi, Firenze; è del 2015 la mostra “Assurgentismo”,
per i quarant’anni del Manifesto, al Chiostro di Villa Vogel a Firenze.
Ciccia ha partecipato a varie Fiere d’arte in Italia e
all’estero. Sue opere sono presenti in diversi spazi pubblici tra cui: Senato
della Repubblica Italiana a Palazzo Madama a Roma, Gabinetto Viesseux,
Biblioteca Nazionale e Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Galleria
degli Uffizi di Firenze.
MOSTRA “GIUSEPPE CICCIA. LA SFIDA DI ICARO”
a cura di Maurizio Vanni
Lu.C.C.A. Lounge&Underground
Dal 9 luglio
al 4 agosto 2019
orario mostra: da martedì a domenica 10-19, chiuso
lunedì
Ingresso libero
Incontro con
l’artista sabato 13 luglio 2019 ore 18,30
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Per
info:
Lu.C.C.A.
– Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta, 36 –
55100 Lucca
Addetto
Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè mobile +39
339.2006519 m.cicchine@luccamuseum.com
Buonasera Professore Pardini.
RispondiEliminaRivolgo i miei ringraziamenti per l'inaspettata pubblicazione di questa pagina d'arte, relativa alla mia personale nel ricco contesto artistico del Museo Arte Contemporanea di Lucca. Con gratitudine, porgo saluti augurali. Giuseppe